Gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare le "pressioni" per piegare l'Iran, nemico numero uno di Washington nel Medioriente, annunciando sanzioni contro tutti i Paesi che continueranno ad acquistare petrolio iraniano, rischiando così tensioni diplomatiche anche con Paesi alleati. Il presidente Donald Trump ha infatti deciso di non rinnovare, alla loro scadenza all'inizio di maggio, le esenzioni per l'import di petrolio iraniano. Lo ha annunciato la Casa bianca, spiegando che la decisione"mira ad azzerare l'export di petrolio iraniano, negando al regime la sua principale fonte di entrate".
Tra gli otto Paesi cui erano state concesse le esenzioni (Cina, India, Turchia, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Grecia) c'è anche l'Italia. La misura, che ha causato un forte aumento dei prezzi del petrolio, si prevede particolarmente difficile per Pechino, impegnata in negoziati commerciali complessi con l'amministrazione Trump, e per Nuova Delhi, alleato strategico degli Stati Uniti e il terzo più grande importatore di petrolio, circa un decimo del quale proviene dall'Iran.
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