Il cantante e musicista Jovanotti ha risposto su Facebook all’alpinista e scrittore Reinhold Messner, che su Repubblica aveva criticato la sua scelta di fare in alta montagna, a Plan de Corones, uno dei suoi concerti estivi.
Ok, un po’ di contesto: quest’estate Jovanotti, nome d’arte di Lorenzo Cherubini, farà un tour chiamato Jova Beach Party, perché prevede dei particolari concerti nelle spiagge d’Italia e, per finire, il 24 agosto, un concerto in Alto Adige, a Plan de Corones, a oltre duemila metri di altezza. Plan de Corones è il luogo in cui, tra le altre cose, c’è uno dei musei voluti da Messner per celebrare le Alpi e l’alpinismo. Per questo Messner aveva detto domenica: «Non posso vietarlo, ma lo farei se potessi». Aggiungendo: «Non giudico Jovanotti come artista, non lo conosco bene, mi sembra insensato fare un concerto in cima alla nostra montagna d’estate. Semplicemente perché non è una cosa necessaria». Infine: «In montagna si va a cercare il silenzio».
Oggi Jovanotti ha risposto con un lungo messaggio su Facebook, spiegando di non voler discutere con Messner di montagna ma che una montagna non è meno “sacra” di una spiaggia o di un prato, e che il progetto del concerto a Plan de Corones è «serio, accurato e soprattutto nuovo, realizzato con criteri ambientali che oggi non sono solo possibili ma anche importanti da mostrare al pubblico, soprattutto ad un pubblico come è il mio, sensibile ai temi chiave del presente». Jovanotti ha detto di volere tenere insieme «un evento rock con l’equilibrio ambientale», «per mostrare un modo nuovo di fare le cose». In riferimento a Messner ha scritto: «Se poi lui preferisce il silenzio delle grandi altitudini in solitaria al battito dei piedi che ballano sulla terra nuda stimolati da una giusta potenza di watt rispondo che c’è un momento adatto a tutto, e a Plan de Corones la folla festosa non è una novità, è un luogo di tutti ed è bello per questo».
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