venerdì 19 aprile 2019

LA SECONDA PIETRA DELLO SCANDALO 'SIRI-ARATA': Federico Arata assunto a Palazzo Chigi da GioRgetti (da LA REPUBBLICA)

C’è un altro rapporto che dimostra il legame tra la Lega e Paolo Arata, l’imprenditore ex parlamentare forzista indagato con il sottosegretario Armando Siri per corruzione. Il figlio Federico Arata è stato assunto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti. Architetto, trait-d’union tra Salvini e l’ideologo del sovranismo Steve Bannon, ha firmato un contratto di consulenza con il Dipartimento programmazione economica, appena registrato alla Corte dei Conti.

E il Movimento 5 Stelle va subito all'attacco e, in una nota scrive: "La domanda che, per una questione di opportunità politica, ci poniamo, è se Salvini fosse a conoscenza di tutto questo. Ci auguriamo e confidiamo che il leader della Lega sappia fornire quanto prima elementi utili a chiarire ogni aspetto. Non solo al M5S, con cui condivide un impegno attraverso il contratto di governo, ma anche ai cittadini". E Il Pd chiede a Conte di riferire in Parlamento sull'assunzione.


DA Huffington Post: Salvini sapeva del figlio di Arata. lo conosceva bene!
Federico Arata, come scrive, è uno degli "architetti dell'Internazionale Sovranista", ospite frequente del Viminale da quando Matteo Salvini è diventato ministro. La vicinanza a Salvini si esprime anche nella sua presenza negli incontri che fanno parte delle "relazioni internazionali della Lega". Arata è stato uno degli intermediari tra Salvini e Bannon. Nel 2018 è stato infatti impegnato ad organizzare gli incontri tra il leader leghista e l'ideologo di Trump.
Sull'asse Usa e Italia è cresciuto il rapporto tra Arata e la politica italiana. La Stampa riporta che il viaggio in Usa di Salvini sarebbe potuto essere un'ottima occasione per dare visibilità alla proposta di Siri sulla flat Tax. Tour che non si è concretizzato ma che ha rafforzato il legame tra Arata e le personalità degli States.
Nell'estate del 2018 è impegnato nell'organizzazione degli incontri tra Salvini e Bannon e dell'adesione di Salvini al progetto allora denominato The Movement per costruire un'alleanza tra i partiti sovranisti europei. Agli amici confidava di essere stato proprio lui il «facilitatore» dell'incontro tra i due e dell'adesione di Salvini al progetto di Bannon. 

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