In questi ultimi giorni ovunque vada a posarsi lo sguardo, dalla tv ai giornali, si trova Lei, Beatrice Venezi, direttore d'orchestra - non vuole essere chiamata direttrice - bionda, carina, appena 29enne e già da alcuni anni 'in carriera' - da quando ne aveva 22, risultando la più giovane direttrice - pardon, direttore - italiana/0.
Il battage va avanti da almeno un paio d'anni, perchè è direttore d'orchestra e perchè è giovane donna; ma non deve meravigliare perchè la stampa italiana, musicalmente analfabeta come la gran parte degli italiani, si butta a capo fitto su chiunque possa suscitare curiosità, anche minima.
In rete circolano le immagini di una sua presenza a a 'Di Martedì' ( La 7), poco più di un anno fa, con Floris che la presenta come direttrice - pardon, direttore - affermata, nonostante la giovane età, perchè ha diretto la 'Nuova Orchestra Scarlatti - che è? senza offesa per i suoi componenti - come anche un'orchestra lucchese - sua patria - e al Festival pucciniano, dove comanda Alberto Veronesi, ma non per questo dotato di orchestra di valore e nome. E potremmo aggiungere, ma la cosa è più recente, che è stata nominata 'direttore assistente' dell'orchestra giovanile armena. Tutte cose che quando sarà matura, se lo sarà, Lei stessa vorrà cancellare dal suo curriculum, ora ancora striminzito e privo di vere eccellenze.( Secondo la capace e informata intervistatrice del 'Giornale' Lei è una MAESTRO d'orchestra. Dove l'ha letto? E' la prima volta che vedo usato tale termine).
Floris si ferma anche su una delle attività della giovane direttrice - ce lo conceda; non ci costringa sempre a precisare che Lei vuole essere chiamata 'direttore' - quella di insegnare - che parolone!- ai manager come si sta a capo di un gruppo di dipendenti e si ottiene da loro il massimo, come appunto è chiamato a fare un direttore d'orchestra con esperienza, non Lei che di esperienza ne ha davvero poca; e che, caso mai, potrebbe spiegare ad una casa di moda, come vestire una direttrice d'orchestra che non vuole indossare il classico frac - come lei fa e si vanta di fare, per non mortificare la sua 'femminilità'. Che mette in mostra, con abiti firmati, anche quando fa da testimonial ad una nota casa automobilistica tedesca.
Alla fine dell'anno scorso un altro evento che a nessun altro è stato mai riservato oltre che a Lei, e per le ragioni che abbiamo fin qui detto. Il rettore dellUniversità di Sassari, l'ha invitata come ospite d'onore all'inaugurazione dell'anno accademico; e in quell'occasione Lei ha tenuto una 'lectio magistralis' su Puccini. Argomento sul quale l'Istituto di cultura italiano a Tokio l'ha invitata a parlare; mentre un altro Istituto di cultura italiano, quello in Argentina, ha caldeggiato la sua presenza sul podio dell'Orchestra del Teatro di Cordoba - che non è il Metropolitan e neppure il Colon - debutto al quale ha accennato, vantandosene, nelle sue passerelle televisive, e che avrà luogo questa settimana.
L'ha puntata anche la Chiesa: il card. Ravasi l'ha voluta nella Consulta femminile del Pontifico consiglio della cultura. Mancando il Nobel per la musica, al suo medagliere manca solo il 'Praemium Imperiale' giapponese, e non è detto che il nuovo Imperatore non ci farà un pensierino. Dopo, non le manca niente più. Si deve solo attendere che impari a dirigere, la tecnica direttoriale, e che dimostri di avere intelligenza musicale e di saperla trasmettere: caratteristiche che non vanno sempre in coppia.
Ci mancava anche Forbes Italia che l'ha inserita fra i cento italiani 'under 30' più influenti, meglio fra coloro che hanno un futuro più promettente. Adesso 'Forbes Italia' s'è travestito da Mago Otelma.
Sempre perchè è giovane, perchè è donna, perchè è carina , ma anche perchè ha scritto di recente un libro, naturalmente non di 'memorie', intitolato Allegro con fuoco'. Innamorarsi della musica classica, nientemeno che per la UTET, in una settimana è stata intervistata a Uno Mattina ( Rai 1), l'indomani a Quante storie ( Rai 3), con Corrado Augias, incantato dalla fanciulla, che sa parlare, e solitamente dice cose sensate; e poi anche alle Parole della settimana: 'Classica' (Rai 3), invitata da Massimo Gramellini; infine, ma non è la prima volta che i giornali le dedicano spazio, il 'femminile' di Repubblica, 'D', le ha dedicato la copertina dell'ultimo numero ed un ampio servizio giornalistico e fotografico ( il secondo 'conditio sine qua non' del primo, uguale a tutti gli altri e senza nulla di nuovo), puntando sulla 'femme fatale' e non sulla giovane sbarazzina dal sorriso accattivante e dal futuro che si prospetta roseo.
Fra tanto clamore ci è capitato di domandarci: e se la giovane Venezi, fosse stata anche una brava direttrice, cosa le avrebbero fatto? Nulla di più e nulla di meno, perchè la laurea in direzione d'orchestra gliel'avrebbero comunque data, indipendentemente dai fatti; secondo noi, quella laurea non se l'è ancora guadagnata. Ma non è detto che non possa imparare, è ancora giovane. Glielo auguriamo!
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