domenica 21 aprile 2019

CANDIDATA SINDACO A VIBO VALENTIA fa il saluto fascista per due volte. Poi minimizza: una goliardata.

Un braccio teso nel saluto romano, alzato senza pudori o ritrosie nel corso di un'iniziativa pubblica. Così la candidata sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha ritenuto giusto e opportuno omaggiare Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del noto dittatore, in lista con Fratelli d'Italia alle Europee e attualmente in tour in Calabria.
Europee. Meloni: "Caio Giulio Cesare, il pronipote di Mussolini, si candida con Fratelli d'Italia"
È successo ieri, a pochi giorni dal 25 aprile - racconta il Quotidiano del Sud - nel corso di un'iniziativa pubblica nella sede vibonese del partito di Giorgia Meloni, in pieno centro città. Ex consigliere comunale di An, poi passata a Futuro e Libertà, quindi candidata alla Regione (delusa) con il Pdl nel 2010, oggi Limardo è sostenuta da una coalizione che tiene insieme Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega con Salvini, ex Pd e Udc.

Entrando ieri nella "casa" vibonese del partito di Giorgia Meloni, di fronte ad attivisti, curiosi e giornalisti, Limardo ha fatto il saluto romano. Poco dopo avrebbe ripetuto il gesto, mentre il candidato di Fdi alle Europee presentava il proprio programma per Bruxelles. E se lui, finito al centro delle polemiche nelle ultime settimane, quanto meno in pubblico ha tentato di ridimensionare la pesante eredità del bisnonno, sottolineando che "il cognome che porto mi è stato assegnato", Limardo ha invece rivendicato la propria "tradizione" di famiglia. "È nota la mia appartenenza alla destra sociale, la mia storia politica. Mia nonna è stata segretaria del Fascio" ha detto.
Sul piede di guerra il Pd, che con il consigliere regionale Pd, Michele Mirabello sottolinea "a chi ha dipinto e descritto la candidatura della Limardo come una novità politica per la città, lei stessa risponde vantando un pedigree fascista poco invidiabile". Ma Limardo tenta di derubricare il tutto: "è solo un gesto goliardico".

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