Il Fondo anti-corruzione dell’oppositore russo, Aleksei Navalny, ha scoperto dozzine di proprietà in otto città italiane che appartengono al direttore artistico del Teatro Mariinsky e direttore d’orchestra Valery Gergiev. Il valore totale degli immobili in Italia, secondo gli autori dell’inchiesta, supera i 100 milioni di euro, come riporta il sito indipendente Meduza. Il team di Navalny ha scoperto, tra le altre cose, che dal 2016 Gergiev possiede una villa vicino a Roma, e un appezzamento di terreno sulla costa nel comune di Massa Lubrense vicino a Napoli. A Rimini, il celebre direttore d’orchestra – da sempre sostenitore del Cremlino e che finora non ha mai condannato la guerra – dispone di decine di appezzamenti di terreno e fabbricati per una superficie complessiva di 288mila metri quadrati: in particolare, si tratta di terreni agricoli, un parcheggio, un campo da baseball, un parco divertimenti sul lungomare della città e un campeggio in auto vicino all’aeroporto. In uno dei suoi locali a Rimini c’è un bar, nell’altro un ristorante. A Milano, secondo l’inchiesta, Gergiev possiederebbe oltre 800 mila metri quadrati di terreno registrato a suo nome. Queste e altre proprietà erano precedentemente della contessa e mecenate giapponese Yoko Nagae, vicina al direttore d’orchestra russo, spiega il team Navalny. Il giorno della sua morte nel 2015, la donna ha lasciato un testamento in cui ha trasferito le proprietà a Gergiev tra cui anche Palazzo Barbarigo sul Canal Grande a Venezia.
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