Come dal post precedente, che è il verbale dello scrutinio del primo turno, i voti degli elettori del Conservatorio risultarono allora divisi in due parti uguali:
52 voti per Di Massimantonio
51 per Ciamacco
Piermarini non si ripresentò, perchè al termine di due mandati consecutivi.
Al secondo turno tutti, se ricordiamo bene, senza eccezione, i voti andarono a Di Massimantonio; a Ciamacco nessuno o forse solo il suo, ammesso che non avesse votato, vista la situazione da 'elezioni bulgare', scheda banca.
Di Massimantonio fu quindi eletto direttore e Piermarini fu da lui chiamato a fare il vice, esattamente quel che Piermarini nei due mandati precedenti aveva fatto con Di Massimantonio.
Allora si disse che Di Massimantonio avrebbe potuto dare le dimissioni durante il suo mandato da direttore e far tornare Piermarini a fare il direttore, senza lasciar trascorrere per intero il triennio, come da legge.
Questo non è accaduto; e adesso i due tornano a fare il giochetto delle volte precedenti, meglio a giocarsi per la quarta volta l'intero Conservatorio: unici candidati alla direzione. Piermarini verrà rieletto per la terza volta direttore e Di Massimantonio sarà per la terza volta suo vice, dopo essere stato per una volta direttore.
Al Conservatorio dell'Aquila non c'è fra gli oltre 100 docenti uno in grado di meritarsi o assumersi la direzione dell'Istituto? O il Conservatorio ritiene la coppia insostituibile e il massimo che si possa avere nell'attuale situazione, e perciò assiste muto al gioco dello scambio di ruoli fra i due?
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