L’eleganza che torna a teatro almeno per le grandi occasioni è un bel segnale dopo anni di pandemia e ristrettezze. E’ la voglia di stare ed esserci in prima persona a testimoniare che un’opera musicale è qualcosa da condividere e che spinge all’unione tra le persone, alla condivisione di momenti e sentimenti. Qui Teatro del Maggio Fiorentino: "E’ la prima del festival, io sono molto emozionato e pieno di sentimenti positivi – commenta il sovrintendente Alexander Pereira, nella nuova sala Mehta.
A fine recita, nel foyer, un lungo tavolo ha atteso gli ospiti per una cena sobria e distanziata.
Un’opera attesa, un’apertura di stagione attesa, per una città che punta molte delle sue energie sulla cultura. E sul suo rilancio.
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