sabato 23 aprile 2022

Teatro San Carlo di Napoli. 'Tosca nella città', progetto rivolto ai giovani ( da Il mattino, di Emma Onorato)

 Napoli accoglie un nuovo progetto: Tosca per la città, un'iniziativa lanciata dal Teatro San Carlo, insieme al Comune di Napoli e all'Ufficio scolastico regionale per la Campania, volta ad avvicinare i giovani al teatro e all'educazione musicale. Un disegno progettuale di adozione culturale che ha come mission l'inclusione sociale e il contrasto alla povertà educativa che continua a penalizzare determinate aree del territorio. Un'iniziativa del tutto gratuita che «vuole avvicinare le scuole più fragili, quelle che vivono maggiori difficoltà», spiega Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro San Carlo. «Avvicinare i giovani alla musica, far scoprire la lirica, fa parte del nostro dovere, è una nostra responsabilità». Non è la prima volta che il Massimo napoletano partecipa attivamente a iniziative di questo genere - Lissner tiene a ricordare anche il progetto Educational - e stavolta, con Tosca in città, verranno coinvolti circa 4500 studenti (quasi 1400 studenti per ogni spettacolo). L'idea è quella di «raddoppiare questa cifra in vista del prossimo anno», precisa il sovrintendente del teatro. Saranno tre gli appuntamenti dedicati alla platea di studenti che - il 23 e 29 aprile e il 4 maggio alle ore 11.00 - potranno assistere all'opera di Giacomo Puccini, Tosca, volutamente adattata - in termini di durata - a un nuovo pubblico di spettatori, senza rinunciare all'alta qualità offerta dall'Orchestra del San Carlo diretta da Maurizio Agostini. È uno spettacolo che «ha lo stesso livello d'importanza della programmazione lirica», sottolinea Lissner. L'opera sarà introdotta dal musicologo e critico musicale Dinko Fabris, un modo per amplificare la passione per la musica che si vuole trasmettere ai giovani.

 

Anche Maria Filippone, vicesindaco di Napoli con delega all'Istruzione e alla Famiglia, evidenzia la grande importanza del progetto «per la città e soprattutto per la comunità dei giovani». Poi aggiunge: «Il Teatro San Carlo vanta di una grande tradizione anche in questa direzione; la collaborazione con le scuole, i programmi per le scuole, risalgono almeno a dieci anni fa. Questa rete di collegamento, e di azione educativa, si è estesa nel corso di questi anni. Il Comune di Napoli vuole essere accanto al Teatro San Carlo per operare nell'interesse dei cittadini, e in particolare dei più giovani, al fine di avvicinarli alla musica, alla cultura e alla bellezza».

«Al momento abbiamo invitato gli studenti delle scuole musicali, estendendo l'invito anche quei ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado che non hanno la fortuna di studiare musica». La vicesindaco anticipa anche che c'è l'intenzione - in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali e territoriali - di provare ad estendere il numero delle sezioni musicali nella scuola secondaria di primo grado. Ma da come annuncia Emmanuela Spedaliere, direttore generale del San Carlo, i piani sembrano non fermarsi: «L'idea è anche quella di ampliare le progettualità che abbiamo a Vigliena, nelle officine San Carlo, sui mestieri del palcoscenico. Quindi invitare i giovani a fare dei percorsi nelle nostre officine»: un modo per prendere parte alla scuola di teatro all'interno dei laboratori di formazione. 

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