lunedì 18 aprile 2022

Silvia Colasanti: è il suo momento e dura da tempo. Dopo Spoleto con Ferrara, è ora pluriresidente: a MIlano e a Parma

 Nella stagione sinfonica della Filarmonica Arturo Toscanini, l'8 aprile all'Auditorium Paganini di Parma e il 9 al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, ha visto protagonisti il suo direttore ospite principale, Kristijan Järvi, assieme a un'ospite di fama internazionale, la violinista Viktoria Mullova. Il programma, molto originale, già dal brano di apertura, il Notturno di Silvia Colasanti, partitura commissionata proprio dalla Toscanini alla compositrice romana che la Fondazione parmigiana ha legato a sè con un periodo di residenza.

 "La mia nuova composizione - ha spiegato Colasanti - è per orchestra sinfonica, con una serie corposa di percussioni e l'arpa... Mentre si sviluppa, la composizione lascia emergere delle bolle tematiche con profili più definiti in direzione di una maggiore chiarezza, per arrivare alla parte finale in cui assistiamo a una sorta di risveglio". In prima esecuzione assoluta.

In programma poi il Concerto in re minore Op. 47 di Jean Sibelius, uno dei più conosciuti concerti per violino e orchestra, con una fuoriclasse qual è Viktoria Mullova. In chiusura, il Quartetto con pianoforte in sol minore Op. 25 di Johannes Brahms, brano celeberrimo ma presentato nella più rara trascrizione per orchestra che fece Arnold Schönberg, il padre della dodecafonia, nel 1937. In questa nuova versione il Quartetto con pianoforte venne eseguito per la prima volta l'anno successivo dalla Filarmonica di Los Angeles sotto la direzione dell'allora direttore musicale Otto Klemperer.

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