lunedì 18 aprile 2022

LIVEMOTIV. Progetto pluriennale della Fondazione Agnelli e della De Sono, torinesi, per insegnare nelle scuole ad ascoltare la musica ( da Avvenire, di Paolo Ferrario)

 Ricostituire le basi di una cultura musicale che la scuola italiana ha in buona parte perduto. È l'obiettivo del progetto pluriennale “Livemotiv”, promosso dalla Fondazione Agnelli e dall'associazione De Sono, per avviare dei corsi di educazione all'ascolto nelle scuole superiori, attraverso delle lezioni-concerto tenute da giovani musicisti professionisti. L'iniziativa, presentata oggi a Torino, ha visto la partecipazione di oltre 400 studenti del Piemonte, ma ha l'ambizione di coinvolgere gli istituti superiori di tutta Italia. Il progetto, che nasce per ricordare Gianluigi Gabetti, già presidente onorario di De Sono, a lungo consigliere della Fondazione e grande appassionato di musica, è completamente gratuito «e nei prossimi anni si propone di visitare e coinvolgere un gran numero di scuole superiori in tutta Italia - si legge in una nota - con un’attenzione particolare ai territori dove la diffusione della musica classica è più difficile, unendo proposta educativa a sfida sociale. Si prevede inoltre di instaurare contatti con gli enti concertistici locali, per favorire l’avvicinamento dei giovani alle stagioni cameristiche, sinfoniche e corali delle città coinvolte».

Le scuole che vogliono aderire possono scrivere a info@livemotiv.it. «Attraverso un workshop di circa un’ora e mezzo - prosegue il comunicato - Livemotiv parte dalle basi del linguaggio della musica classica, strumentale e vocale per mostrarne i legami con il repertorio pop, rock e rap. Grazie anche alla partecipazione di musicisti giovani o giovani ensemble corali, spesso di poco più grandi degli studenti a cui si rivolgono e con i quali spesso condividono linguaggio, interessi e passioni, comunicando in modo diretto il loro percorso nella musica. Gli strumentisti, principalmente ex borsisti sostenuti dalla De Sono, suonano e spiegano musica, lavorando per temi conduttori e proponendo agli studenti un’esperienza di dialogo per capire insieme come l’ascolto possa arricchirci».

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