mercoledì 3 giugno 2020

La Chiesa episcopale americana indignata con Trump che si è mostrato brandendo una Bibbia per stigmatizzare le proteste di questi giorni

L'ira della chiesta episcopale si abbatte su Donald Trump. La vescovo di Washington, Mariann Edgar Budde, si è detta "indignata" dalla presenza del presidente americano che davanti la St.John Episcopal Church, di fronte alla Casa Bianca, ha ostentato una Bibbia per rafforzare il suo messaggio contro le proteste.
"Il nostro messaggio è antitetico a quello del presidente", ha detto la Budde parlando con CNN e Washington Post, denunciando le cariche della polizia effettuate su manifestanti pacifici per liberare lo spazio antistante la chiesa.
Trump con una Bibbia in mano alla chiesa di St John, vicino alla Casa Bianca



 

Ieri, dopo aver parlato alla Casa Bianca Trump, seguito da un corteo di guardie del corpo e di membri della Casa Bianca e dell'Amministrazione, si è recato a piedi alla Saint John Epyscopal Church, non lontano dalla Casa Bianca: qui, senza fermarsi a pregare, si è fatto riprendere dalle telecamere alzando un braccio e mostrando una Bibbia. "Il Paese sta tornando forte", ha detto. La chiesa era stata danneggiata nei giorni scorsi dalle proteste per la morte di Floyd, arrivate a Washington tutto intorno alla Casa Bianca. Nelle foto, si vede Trump camminare circondato da decine di agenti in assetto anti-sommossa: gli stessi che pochi minuti prima avevano sgomberato con la forza i manifestanti pacifici riuniti nella zona.
Budde, che ricopre la posizione dal 2011, dopo aver passato 18 anni a Minneapolis, già nei mesi scorsi si era scagliata contro la "retorica incendiaria" del presidente in un comunicato firmato insieme a altri leader religiosi: ma ieri ha usato parole durissime. "Non appoggiamo in nessuna maniera la risposta incendiaria del presidente a una nazione che è stata ferita ed è in lutto - si legge nel suo comunicato  - nel rispetto dei valori del nostro Salvatore che ha vissuto una vita di non violenza e di amore per il prossimo ci uniamo a quelli che chiedono giustizia per la morte di George Floyd.''

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