Il Teatro Comunale di Bologna, dopo la pausa causata dall'emergenza sanitaria, il 25 giugno riapre la sua settecentesca Sala di Antonio Bibiena con una stagione concertistica di 14 appuntamenti (molti dei quali replicati) aperta da Michele Mariotti, il direttore pesarese che dal 2008 al 2018 ha guidato l'Orchestra dell'ente.
Nel rispetto delle norme sanitarie, tutti i concerti si svolgeranno nella platea che, liberata dalle poltrone, ospiterà un organico orchestrale o corale ridotto per permettere la distanza tra i musicisti. Il pubblico verrà invece ospitato nei palchi in un numero massimo, al momento, di 200 spettatori.
I programmi, sia sinfonici che corali o di belcanto, si baseranno su brani composti nell'epoca di costruzione del Teatro Comunale, '700 fino al primo '800, e diretti da musicisti in qualche modo legati al teatro e a Bologna. Così, dopo Mariotti, che proporrà musiche di Gluck, Mozart e Beethoven, sarà il turno di Jurai Valcuha, Marco Boni, del maestro del coro Alberto Malazzi, di Asher Fisch assieme alla soprano Mariangela Sicilia, di Alexander Lonquich, degli allievi della Scuola dell'Opera, della coppia Veronica Simeoni e Roberto Aronica e di molti altri ancora in via di definizione, tutti protagonisti delle ultime stagioni bolognesi. Asher Fisch salirà sul podio anche in piazza Maggiore il 2 agosto per il concerto commemorativo delle vittime della strage alla stazione.
Tra gli auspici del sovrintendente Fulvio Macciardi c'è poi quello, se le norme lo consentiranno, di allargare a partire già da settembre la platea degli spettatori con eventi realizzati negli spazi del Paladozza o nei padiglioni della fiera, "un segnale che ci riporterebbe verso una dimensione più ordinaria della vita". (ANSA).
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