Un'inedita versione del brano 'Never Gonna Break My Faith' di Aretha Franklin è uscito in concomitanza del 'Juneteenth', il giorno in cui si celebra la fine della schiavitù negli Stati Uniti. La canzone, incisa nel 2006 con Mary J. Blige parla di razza e fede.
Secondo il produttore Clive Davis, il peso delle parole della canzone è tale che merita di essere considerato un inno. Recità così:
"Signore
perché non gli fai capire/
che quando qualcuno toglie la vita ad un innocente/
in realtà non si vince mai, ciò che realmente si fa/
è liberare la sua anima, dove appartiene".
In seguito alle proteste anzi razziste scoppiate in tutto il paese per l'uccisione da parte della polizia di Minneapolis dell'afro-americano George Floyd, diversi artisti hanno pubblicato brani che parlano di 'Black experience'. Altri hanno inciso delle cover di vecchie canzoni che risuonano con i tempi attuali. (ANSA).
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