A distanza di quattro mesi dall'ultima recita, il 23 febbraio, di Madama Butterfly, le note sono tornate a risuonare ieri sera nella sala del Bibiena del Teatro Comunale di Bologna: ad alzare la bacchetta è stato, non casualmente, Michele Mariotti, il maestro che dal 2007 è stato più presente in quella sala, prima come direttore principale poi come direttore musicale. Per questo sia la sua ormai ex orchestra che il pubblico lo hanno accolto con grande calore, ma anche con emozione e un pizzico di malinconia dopo il lungo periodo di chiusura.
Una serata particolare dedicata agli sponsor e a tutti coloro che sono stati vicini al Comunale in questi mesi, aperta simbolicamente con le note di Gluck, la Danza degli Spiriti beati dall'Orfeo ed Euridice, il compositore al quale nel 1763 venne commissionata Il trionfo di Clelia, l'opera che aprì il teatro. Anche per il concerto di ieri sera spettatori e orchestra (un organico ridotto a 45 elementi) ha osservato le regole del distanziamento sociale, indossato la mascherina e sanificate le mani. Poi, dopo il saluto e i ringraziamenti del sovrintendente Fulvio Macciardi, la musica ha preso il sopravvento pur in un'atmosfera particolare, con gli strumentisti sistemati nell'ampia platea e il pubblico nei palchi.
Alla partitura gluckiana, Michele Mariotti ha fatto seguire le più conosciute Sinfonia n. 25 in sol minore di Mozart e Sinfonia n. 5 in do minore di Beethoven. Un programma in buona parte legato alla città di Bologna poiché anche Mozart, giovanissimo, vi soggiornò per un esame con Padre Giovanbattista Martini. Di Beethoven quest'anno ricorre poi il 250/esimo anniversario della nascita, e dunque, un omaggio obbligato. Visibilmente emozionato, Michele Mariotti ha diretto con lo slancio consueto, a dimostrazione che il feeling che aveva stabilito in tanti anni di collaborazione con i professori dell'Orchestra del Comunale è più che mai vivo. Al termine successo caloroso per tutti. (ANSA).
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