Riportata alla luce un'opera inedita di Umberto Giordano: 'Marina' pronta per la messa in scena
Scritta nel 1888 per il concorso Sonzogno, a breve verrà pubblicata dall’Edizione Nazionale delle opere di Umberto Giordano istituita su iniziativa del Conservatorio foggiano
È pronta ad uscire dal cassetto e regalare agli amanti del bel canto un altro gioiello della produzione giordaniana. Si tratta di Marina, la prima opera lirica scritta da Umberto Giordano, su libretto di Enrico Golisciani, datata 1888 e mai rappresentata. La si credeva perduta e, invece, è stata riportata alla luce dal compositore e direttore d’orchestra veneto Andreas Gies che, insieme al studioso di libretti d'opera e musicologo di origini sanseveresi Emanuele d’Angelo, ne ha curato l’edizione critica (la prima) che a breve verrà pubblicata dall’Edizione Nazionale delle opere di Umberto Giordano, recentemente istituita su iniziativa del Conservatorio foggiano.
‘Marina’ fu scritta quando Giordano, poco più che ventenne e ancora studente al Conservatorio di Napoli, decise di partecipare al Concorso Sonzogno per opere inedite in un atto di giovani operisti.
A vincere fu l’allora ventisettenne Pietro Mascagni con Cavalleria rusticana, mentre Giordano arrivò sesto su 73 partecipanti e attirò l'interesse dell'editore Edoardo Sonzogno che gli commissionò l’opera Mala Vita, su libretto di Nicola Daspuro, da Salvatore Di Giacomo, rappresentata al Teatro Argentina di Roma nel 1892.
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Un nuovo tassello, quindi, si andrà presto ad aggiungere alla storia del melodramma giordaniano, grazie anche all'intuizione di Agostino Ruscillo, docente del Conservatorio foggiano. E voci di corridoio parlano già di lavori in corso per una prima assoluta nella città natale del compositore.
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