Ieri, per caso, alla notizia di uno 'spazio' all'interno del Teatro San Carlo di Napoli, dedicato a Paolo Isotta, abbiamo cercato in rete qualcosa che dettagliasse tale notizia. Inutilmente, però ci siamo imbattuti in un video che riprendeva una serata dell'ottobre scorso, al San Carlo, dedicata a Paolo Isotta, durante la quale un lungo, commosso ma lucido ricordo di Isotta faceva Sergio Ragni, studioso rossiniano (come del resto Isotta) fra i più stimati e suo amico.
Fra le tante preziose annotazioni di Ragni su Isotta - con molte delle quali eravamo d'accordo, avendolo frequentato - c'era la condanna di quanti nel bel mezzo di un discorso sputavano fuori una parola od una espressione in lingua straniera. Isotta era solito commentare: ecco i cretini!
Nel caso di cui vogliamo brevemente parlare non c'è nessuna parola straniera citata nel bel mezzo di un articolo de La repubblica dedicato al Festival di Spoleto. Dunque non intendiamo dare della cretina a chi l'ha scritto. Però abbiamo notato come, nel giro di una ventina di righe, si faccia ricorso a verbi che malamente - per noi e, siamo sicuri, anche per Isotta - nel caso in questione traducono un verbo inglese con il quale viene indicato il direttore d'orchestra; conducting, sostantivo conductor (speriamo di non sbagliare, nella foga")
Nel pezzo ogni volta che si fa riferimento alla direzione di questo o quel direttore, onde evitare il volgarissimo italiano dirige, si legge: guida, conduce, governa. Non si usa mai il sostantivo relativo perchè in quel caso avrebbe dovuto scrivere: guidatore, conducente, governatore. E diciamo che fino a quando usa soltanto il verbo gli va anche bene. A noi, anni fa, con il traduttore automatico capitò anche di peggio.
Perchè il termine 'direttore' ed il relativo verbo 'dirigere', riferiti al direttore d'orchestra in italiano, fa tanto schifo? E' il termine più comune ed anche il più esplicativo, ma da qualche tempo a questa parte il meno usato dai giornali. Va a capire perchè...
Nella stessa giornata, in un altro pezzo - questa volta sull'inserto '7' del Corriere, sempre a proposito del Festival di Spoleto, abbiamo letto che sul podio saliranno 'le bacchette di Pappano e Fischer'.
Al che ci siamo chiesti se sul podio sarebbero saliti anche i direttori chiamati in causa, con le loro bacchette, oppure se avrebbero ceduto il podio alle loro bacchette...magiche e loro se ne sarebbero stati tranquilli e beati dietro le quinte, uscendo solo per gli appalusi finali.
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