giovedì 15 giugno 2023

Silvio Berlusconi. Ora basta con la sua glorificazione. Pensiamo a cose serie

 Chi ieri ancora si poneva la domanda della liceità, o meglio della più semplice opportunità, di quel solenne rito funebre nel Duomo di Milano per Silvio Berlusconi - fra i tanti anche quel padre Zanotelli, emblema di virtù e dedizione al prossimo - ha avuto tutte la risposta che cercava dall'omelia dell'arcivescovo Delpini. Che con grande sapienza ha descritto l'uomo, senza concessioni ma anche senza durezze,  che in quel momento era solo, come ogni uomo al momento della morte, davanti a Dio.

 Ora però basta.  Perchè continuare inutilmente la sua glorificazione da parte delle tante 'marie maddalene', 'servitori sciocchi' e 'scrocconi' non serve - aggiungeremmo: non serve più - e non giova al paese che vive ogni giorno nuove emergenze. Alle quali anche le 'marie maddalene' e i 'servitori sciocchi' farebbero bene a prestare  le loro attenzioni.

In questi giorni è in primo piano la vicenda di quella bambina peruviana scomparsa nel nulla da quella similprigione in  cui viveva con i genitori e il fratellino a Firenze. La storia ci ha mostrato  la dura realtà di una delle tante bombe sociali, sul punto di eplodere ogni momento,  nelle città opulente del nostro paese, mischiandosi ad esse. Chi vive in quelle condizioni ha bisogno della  massima attenzione. Berlusconi ormai è morto e nulla più servirebbe a lui. 

Da Palermo, arriva una delle rarissime notizie non negative, almeno per qualche verso, ha aperto uno spiraglio di luce nella cronaca buia di questi giorni.

 In un locale sequestrato alla mafia, un gruppo di volenterosi medici, alcuni in pensione, hanno aperto un ambulatorio per offrire cure mediche, anche specialistiche a chi ne ha bisogno e non ottiene immediatamente ascolto nelle strutture sanitarie  del paese che vengono descritte come eccellenze del nostro paese, insieme al  Sistema Sanitario Nazionale.  Perchè  chi è nell'indigenza non riesce ad usufruire delle prestazioni dei nostri ospedali pubblici? Le nostre strutture sanitarie, prima che ad ogni altro cittadino, a loro dovrebbero essere rivolte, ed invece non lo sono. 

Le storture del nostro Servizio Sanitario Nazionale sono enormi e ben note a tutte, prima fra fra tutte, quelle prestazioni 'private', a 'pagamento', offerte dagli stessi medici  negli stessi ospedali che dichiarano avere liste di attesa lunghissime. Il prof. Remuzzi, l'altro ieri in tv, dichiarava senza mezzi termini che questo è uno degli scandali più grandi della sanità pubblica italiana, complice gli stessi ospedali e i loro sanitari che con questa 'seconda attività' recano sollievo alla casse proprie e  a quelle delle strutture sanitarie dalle quali dipendono.

 Di simili situazioni  ve ne sono tante; ci passano ogni giorno sotto gli occhi ma ad esse non facciamo più caso.

 L'altro ieri si leggeva che finalmente l'INPS con la mensilità di luglio avrebbe pagato ai pensionati gli agognati aumenti, con gli arretrati. Bene, bravo Governo. Ma a quali pensionati ? A coloro che hanno la minima che è poco sopra i 500 Euro mensili, cui spettano,  per la magnanimità del Governo ( che naturalmente ha la faccia tosta di vantarsene!) aumenti medi di 20 Euro al mese.

 E, infine, altra notizia, l'ultima: adesso è possibile non pagare il canone Rai. Grazie Meloni! Chi ha diritto  a tale agevolazione? Chi ha già 75 anni, ed un reddito annuo non superiore a 8.000 Euro. Ma chi volete prendere per il c...  

Il Paese non si merita questi affronti continui.

Intanto cominciamo a mettere la parola fine alla glorificazione di Silvio Berlusconi!

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