Ficacci vede un futuro luminoso: "Queste qualità di direttore e interprete sono le caratteristiche che renderanno particolarissima la sua direzione musicale e artistica. Ci aspettiamo soprattutto collaborazioni, coproduzioni e contatti con altre compagini orchestrali, con i cantanti e i cori selezionati sulla base dell’esperienza critica del direttore artistico e della sua competenza musicale. Non serve citare la profonda conoscenza delle opere che Latham-Koenig metterà in programma. Sono questi gli argomenti con cui presenterò la sua candidatura al Consiglio d’amministrazione, che probabilmente sarà convocato il 19 giugno".
Però, per vedere la firma del maestro, bisognerà aspettare: "Il cartellone 2023 non riguarda Latham-Koenig, è già definita. Lui lavorerà per le stagioni dal 2024 al ’26, nel pieno periodo del doppio centenario. Il maestro è già all’opera, in ogni senso, e presenterà i progetti quando avrà definito le idee di cui stiamo parlando. Posso dire che le sue proposte sono di altissimo livello sovranazionale, e permetteranno al Festival di Torre del Lago di entrare a contatto con realtà musicali molto rilevanti. Basta pensare che Latham-Koenig è tuttora direttore artistico del Colòn di Buenos Aires, un teatro storicamente legato a Giacomo Puccini".
Il cartellone di questa estate, quindi, sarà quello già annunciato quando era ancora direttore artistico Giorgio Battistelli: Bohème (nuovo allestimento), Turandot, Madama Butterfly (nuovo allestimento) e il distico Tabarro-Castello di Barbablù (coproduzione: il secondo titolo è un’opera di Béla Bartòk, e sarà cantata in ungherese originale con sottotitoli).
Riassumere la storia di Jan Betrand Latham-Koenig richiederebbe un libro. Ha all’attivo più di 50 registrazioni, e un repertorio vastissimo di musica sinfonica e lirica. Quest’anno compie 70 anni: ha diretto alla Bbc, e tra le sue attività conta Royal Philharmonic Orchestra, London Philharmonic, Mozarteum Salzburg, Wiener Symphoniker, Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, Teatro Colòn, Atlanta Opera, Arena di Verona, Opera Città del Capo, Bruges, Zagrabria, Regio di Torino, Massimo di Palermo, Città del Messico e Porto dove ha fondato un’orchestra su richiesta del governo Portoghese. Ha anche collaborato a una realizzazione lirica con l’architetto Santiago Calatrava.
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