Alberto Veronesi è stato nominato da Mario Draghi presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane. E già verrebbe da chiedersi chi ha suggerito a Draghi il nome di Veronesi, perchè prima e dopo tale designazione, il m. Veronesi, sceso dal podio, si è distinto per capriole continue fra i partiti, passando dalla sinistra al centro alla destra, presentandosi in prima persona nell'agone politico, e poi divenendo come presidente del Comitato oggetto di critiche dei componenti il Comitato stesso e provocando le dimissioni di alcuni di essi. Ed anche la richiesta delle sue di dimissioni.
Adesso lui si difende e contrattacca promettendo che nelle celebrazioni pucciniane del centenario della sua morte (1924-2024) gli artisti e le orchestre ospiti saranno 'di fama internazionale ed ai massimi livelli'.
E offre, come primo esempio, per l'apertura delle celebrazioni, Beatrice Venezi - ha fama internazionale ed è musicista di altissimo livello? - giustificando che è di Lucca, come Puccini ( ma come Lei quanti altri concittadini di Puccini ha Lucca?) e che recentemente ha fatto parlare di sè, dimenticando di specificare: nella provincia musicale, cioè a Cagliari, nella Fondazione lirica affidata a 'Fratello d'Italia' fedelissimo, Colabianchi - ed anche sui rotocalchi.
Prossimamente avrà un incontro a Roma con il ministro Sangiuliano, magari alla presenza della Venezi che del ministro è consigliera.
La carriera di Venezi, infatti, si svolge fra il Collegio Romano e Palazzo Chigi, che, notoriamente, sono, l' uno una Fondazioni lirica di rinomanza mondiale e l'altro, Istituzione musicale di grande prestigio ed ai massimi livelli.
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