Guarda al futuro ma dialoga con il passato la nuova produzione dell’Aida di Giuseppe Verdi che apre la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival. Piramidi trasparenti e architetture di luci si innestano negli spazi dell’anfiteatro romano, evocando un’Aida tecnologica ma intimista e riconoscibile al tempo stesso. La regia è affidata a un artista poliedrico come Stefano Poda, al debutto in Arena.
La “prima” del capolavoro verdiano, opera simbolo dell’Arena fin dalla fondazione del festival, è in programma venerdì 16 giugno alle 21.00 ed è anche trasmessa da Rai Cultura in diretta in mondovisione su Rai1, con protagonista la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. Insieme a loro sono impegnati Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis. Direttori Armiliatio e Oren
Lo spettacolo è stato presentato in via straordinaria all’Ambasciata d’Italia a Berlino a una platea di giornalisti e amici dell’opera italiani e tedeschi, alla presenza dell’Ambasciatore Armando Varricchio, di Cecilia Gasdia e Stefano Trespidi, rispettivamente sovrintendente e vice direttore artistico della Fondazione Arena di Verona, e del regista Stefano Poda. La scelta di Berlino e di un luogo prestigioso come l’Ambasciata d’Italia non è casuale: è infatti tedesco il primo pubblico internazionale del festival areniano. «Un pubblico raffinato, abituato a un’offerta musicale con pochi eguali al mondo per varietà, ricchezza dell’offerta e qualità degli interpreti», così l’ambasciatore Varricchio, «ha sviluppato con l’Italia e con i territori italiani, anche grazie all’opera, un legame speciale»....
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