S’intitola Parola la nona edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy, con la direzione artistica di Nicola Sani realizzata, nell’anno del Centenario dall’inizio delle attività concertistiche chigiane, a Siena e nelle più belle località delle terre senesi e della Toscana, in collaborazione con il Comune di Siena. Dal 6 luglio al 2 settembre 2023, oltre 100 appuntamenti suddivisi in 6 percorsi tematici – Legends, Today, Off the wall, Factor, Special Events, ChigianaOperaLab – declinano il tema, Parola, in un ampio ventaglio di concerti, opere di teatro musicale ed eventi, che spaziano dalla vocalità del lontano passato rinascimentale e barocco fino alle nuove frontiere delle esplorazioni della fonetica, anche in rapporto con le nuove tecnologie e le diverse forme di spazializzazione, passando per il belcanto, il romanticismo e le avanguardie del XX e XXI secolo. Con 6 grandi concerti sinfonici, 6 titoli d’opera, 9 prime esecuzioni, 42 compositrici e compositori viventi coinvolti nel programma, 32 corsi, 5 laboratori di produzione, il grande spazio ai nuovi talenti internazionali – compositori e interpreti – il festival conferma la sua vocazione di manifestazione dove l’alta formazione musicale, la produzione e il grande spettacolo si intrecciano in un progetto organico, unito indissolubilmente al programma della 92a edizione dei Corsi estivi di alto perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena.
«In occasione dell’anno in cui ricorre il Centenario dell’avvio delle attività concertistiche chigiane – afferma il Presidente Carlo Rossi -, il Chigiana International Festival & Summer Academy presenta un’edizione assai ampia e completa, in cui la musica viene presa in esame in tutte le sue molteplici forme. Desidero sottolineare lo sforzo espresso dell’Accademia nel potenziamento degli aspetti produttivi della manifestazione, reso possibile dall’incremento di partnership e collaborazioni con istituzioni internazionali, nazionali e territoriali, che si manifesta anche nell’incremento delle produzioni di lirica e di sinfonica, giunto a un numero assai ragguardevole. Ma ciò che maggiormente va considerato è che tutto l’aspetto produttivo delle numerose iniziative in programma è strettamente legato alle strategie messe in atto dalla Chigiana per valorizzare la sua vocazione quale centro di assoluta rilevanza per l’alta formazione musicale dei giovani talenti, per il loro perfezionamento e avvio alla carriera. Pertanto il Festival si rivela oggi una delle più stimolanti piattaforme internazionali per conoscere i futuri trend musicali, sia per quanto riguarda i nuovi protagonisti del panorama concertistico e operistico legato al grande repertorio, sia per quanto riguarda i linguaggi espressivi delle future generazioni, anche in rapporto all’uso delle nuove tecnologie digitali e multimediali. A tale proposito è assai rilevante la collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia e con l’Istituto Francese di Cultura che ci consente di portare a Siena l’Acousmonium, la straordinaria orchestra di 60 altoparlanti creata dal GRM di Parigi, uno dei centri di ricerca, sperimentazione e produzione con le nuove tecnologie più importanti del mondo. Desidero anche rivolgere un ringraziamento particolare alla RAI per l’attenzione riservata all’Accademia Chigiana e alle celebrazioni del centenario. con la diretta televisiva e radiofonica dell’evento centrale del Festival, il Concerto per l’Italia, che il 19 Luglio vedrà protagonisti in Piazza del Campo il Maestro Daniele Gatti con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e la pianista Lilya Zilberstein. Infine, desidero sottolineare il coinvolgimento della città di Siena e del suo territorio, sia per quanto riguarda la collaborazione del Comune di Siena, a cui va il nostro sentito ringraziamento per avere messo a disposizione delle iniziative del Festival i teatri e gli spazi cittadini, sia per quanto riguarda l’ampia e sinergica partecipazione degli enti locali territoriali, nonché delle forze produttive presenti nelle terre di Siena, a testimonianza della crescita della nostra Istituzione anche nella capacità di coinvolgimento del settore privato e imprenditoriale, dato quest’ultimo che ci vede in crescita anche sul piano del sostegno proveniente dai grandi brand nazionali. Anche quest’anno i più grandi protagonisti della scena musicale di oggi assieme ai migliori giovani talenti provenienti da tutto il mondo faranno di Siena il palcoscenico musicale più vivace e vitale d’Europa».
«Nell’anno del Centenario dall’inizio delle attività concertistiche chigiane, volute da un grande mecenate, utopista e visionario qual è stato il Conte Guido Chigi Saracini – commenta Nicola Sani, Direttore artistico dell’Accademia Musicale Chigiana – il Chigiana International Festival & Summer Academy presenta un cartellone quanto mai vasto e composito: oltre 100 tra concerti, opere, spettacoli ed eventi speciali che, come sempre, vedono riuniti i più grandi interpreti italiani e internazionali, le nostre “leggende chigiane”, i numerosi special guests, gli straordinari giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo per partecipare alla celebre Summer Academy dell’Accademia Chigiana, per realizzare produzioni originali ed esclusive e dare vita a formazioni inedite e sorprendenti che nascono specificamente per il festival chigiano. I programmi spaziano dalle musiche del passato, dal Barocco al Romanticismo, alla musica del Novecento fino alla musica della nostra era. Il tema conduttore di quest’anno, Parola, ci consente di mettere a fuoco nella programmazione un’importante parte della produzione musicale che si intreccia con la dimensione poetica e con la vocalità, con un accento particolare sul teatro musicale nelle sue molteplici forme, come testimoniano le 6 produzioni d’opera che prenderanno vita quest’anno al festival. Il Centenario è inoltre l’occasione per consolidare ulteriormente non solo il modello di Academy Festival di livello internazionale espresso dalla Chigiana, unico nel suo genere in Italia, ma anche alcuni suoi “format” di maggiore successo. Quest’anno il Festival rivolge un omaggio particolarmente significativo a Luciano Berio, compositore e intellettuale di assoluto rilievo per la storia musicale del Novecento e del nostro tempo, nel ventennale dalla scomparsa. Di Luciano Berio, che ha avuto un lungo e intenso rapporto con l’Accademia Chigiana, di cui è stato docente e a cui l’Accademia ha dedicato un importante Convegno internazionale di studi nel 2008, saranno eseguite 30 composizioni, a partire dallo straordinario concerto d’inaugurazione del Festival, il 6 luglio nella splendida cornice della Chiesa di S. Agostino con due tra i suoi massimi capolavori: Coro, del 1976 per 40 voci e strumenti e Voci, del 1984 per viola e due gruppi strumentali. Il cast d’eccezione vede protagonisti la celebre violista tedesca Tabea Zimmermann – che inaugura quest’anno il suo insegnamento alla Chigiana per il corso di Viola – il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati e l’Orchestra della Toscana, per la direzione di Andrea Molino».
Parola – L’edizione del centenario del Festival è dedicata all’importanza del rapporto tra parola e suono, testo e musica, fonema e senso, espressione e contenuto, significante e significato. Attorno al tema della “parola” si muovono molte opere e progetti di autori del presente e del passato, recente e remoto, che riflettono sul tema della comunicazione e dell’incomunicabilità del messaggio dell’arte. Come accade nell’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij (27 luglio), proposto in una versione di rara esecuzione con Alessandro Carbonare, clarinetto, Ilya Gringolts, violino, Giuseppe Ettorre, contrabbasso, Monaldo Braconi, pianoforte e la voce recitante di Angelo Romagnoli, con interventi scenici degli stessi interpreti. La voce e la parola sono protagonisti in moltissime altre produzioni del festival, come le nuove produzioni di teatro musicale, tra cui l’opera Protocolli di Fausto Razzi (10 luglio), il grande compositore italiano recentemente scomparso, su testi di Edoardo Sanguineti. E ancora i capolavori di Luciano Berio Thema (Omaggio a Joyce), Cries of London, A-Ronne, Sequenza III per Voce, Altra voce, con Monica Bacelli, Canticum…(ballata) per coro misto, di cui sarà eseguita in prima mondiale l’edizione postuma della partitura, ancora su testo di Sanguineti (21 luglio, Radicondoli), di Harrison Birtwistle (Nine Settings of Lorine Niedecker, 13 luglio), con Valentina Piovano e Clive Greensmith, la nuova produzione teatrale di Fiabe Africane II, di e con Maria Claudia Massari, nuova produzione di teatro musicale dedicata ai giovanissimi, ma non solo (12 luglio), l’incontro con Siena Jazz con i Quadri di un’esposizione di Musorgskij (30 luglio), un originale progetto multidisciplinare ad illustrazione della capacità della musica di raccontare, traducendo altre forme di espressione artistica, dalla pittura alla poesia; la chitarra di Giovanni Puddu nel Platero y yo di Castelnuovo-Tedesco dal celebre racconto di Juan Ramón Jiménez, poeta premio Nobel del 1956 con la voce recitante di Manuel Ferreira (21 agosto) e molto altro. Ma il tema Parola è presente anche nella musica e nei suoni, come in The Dreams and Prayers of Isaac the Blind (31 luglio), dove il racconto è affidato alla straordinaria “voce” del clarinetto di David Krakauer, interprete con il Quartetto Indaco della celebre composizione di Osvaldo Golijov che ci introduce nel mondo della musica klezmer e alla sua interessante contaminazione con la musica classica. Presentato dal Grand Trio Vilnius (David Kuznecovaité, vl, David Geringas, vlc, Petras Geniusas, pf) in un arrangiamento cameristico di Eduard Steuermann, Verklärte Nacht di Arnold Schoenberg (22 agosto) rimanda, quale opera emblematica, alla crisi del linguaggio e delle regole del sistema tonale che avrebbe aperto le porte al Novecento musicale. Mentre l’opera di Felix Mendelssohn-Bartholdy Lieder ohne Worte (Romanze senza parole), di cui l’oboista Christian Schmitt, accompagnato al pianoforte da Alessandra Gentile interpreta una selezione (19 agosto), segnala un punto fermo nella storia della diatriba sulla supremazia tra musica e parola.
Il teatro musicale e il Chigiana-Mozarteum Baroque Program – Tre dei cinque laboratori di produzione chigiani saranno impegnati quest’anno nel dare vita a quattro diversi allestimenti d’opera:
il Chigiana OperaLab raddoppia le sue produzioni: gli allievi del corso di direzione d’orchestra tenuto da Daniele Gatti, con i cantanti dello Young Artists Program dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione artistica di Gianni Tangucci e la presidenza di Mario Curia e l’Orchestra Senzaspine di Bologna dirigeranno una Trilogia verdiana, spettacolo composto da tre momenti tratti da celebri opere di Giuseppe Verdi, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene e i costumi di William Orlandi, le luci di Gianni Mirenda e la partecipazione dei neo diplomati della Verona Accademia per l’Opera e degli allievi dell’Accademia di Brera: Traviata Atto II, Rigoletto Atto III, Falstaff Atto III, (31 luglio e 1° agosto, Teatro dei Rinnovati, Siena);
gli allievi del corso di Canto tenuto da William Matteuzzi prenderanno parte al nuovo allestimento de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e de Il campanello di Donizetti, con le luci di Lucia Ferrero del Guido Levi Lighting Lab, la coreografia di Francesca Duranti e Emanuel Josè Viana Santos e la regia di Cesare Scarton, proposto in un’inedita versione cameristica per quartetto d’archi e pianoforte con il Quartetto Leonardo e Francesco De Poli, maestro concertatore al cembalo e al pianoforte (29 luglio, Teatro dei Rozzi, Siena).
il BaroqueLab, nel quadro del Chigiana-Mozarteum Baroque Program, in collaborazione con l’Università Mozarteum di Salisburgo, realizza la nuova produzione scenica del capolavoro di Henry Purcell Dido & Aeneas, opera in tre atti rappresentata per la prima volta nel 1689 per l’incoronazione di Guglielmo III d’Orange e Maria II Stuarda. L’allestimento sarà completato dalla messa in scena dalla nuova creazione di teatro musicale commissionata al compositore francese Henry Fourès, intitolata Elissa, su testo di Elisabeth Gutjahr. Il team di produzione vede Clara Schwering scene e costumi, Eike Mann drammaturgia, Chariklia Apostolu continuo, Rosamund Gilmore regia, Kai Röhrig dirige l’Orchestra e l’Ensemble vocale del Mozarteum di Salisburgo, con strumenti antichi (29 e 30 agosto, Teatro dei Rinnovati).
Il 10 luglio il Festival presenta inoltre l’azione scenica per 5 voci e 11 strumenti Protocolli (prima rappresentazione della nuova versione 2018) di Fausto Razzi, compositore italiano recentemente scomparso (1932-2022), dal testo omonimo di Edoardo Sanguineti, nell’interpretazione del Cluster Ensemble diretto da Fabio Galadini.
Particolare riguardo è tributato al pubblico dei giovanissimi con il progetto di teatro musicale Fiabe Africane II di e con Maria Claudia Massari, con la partecipazione di Silvia Belfiore (pf.) e Antonio Caggiano (perc.) realizzato in collaborazione con La compagnia teatrale “Corps rompu” (12 luglio).
La teatralità della “parola” è il tema centrale della nuova opera intermediale commissionata dall’Accademia Chigiana al compositore Andrea Molino: La vérité, pas toute, per 32 coristi, 16 telecamere, 8 percussionisti e live electronics. I testi tratti da Wittgenstein, Ortega y Gasset, Lacan, Eco, Derrida, Agostino d’Ippona, Giovanni evangelista, Camus, Pasolini, Heidegger, Peraldo, sono elaborati da un collettivo creativo di docenti e studenti di Estetica, Semiotica e Linguistica delle Università della Sapienza a Roma e di Cassino, centrato attorno alla figura di Pietro Montani, Professore Emerito di Estetica al dipartimento di Filosofia alla Sapienza. L’esecuzione in prima mondiale è affidata al Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” e al Chigiana Percussion Ensemble, la regia del suono è di Alvise Vidolin, il Live electronics di Alvise Vidolin, Nicola Bernardini e Julian Scordato, la direzione di Lorenzo Donati.
I grandi concerti sinfonici
19 luglio “Concerto per l’Italia” – Tra gli eventi più attesi del Festival è il Concerto per l’Italia giunto quest’anno alla sua terza edizione. Protagonista dell’edizione di quest’anno è Daniele Gatti, che dirige per la prima volta all’Accademia Chigiana, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Lilya Zilberstein solista al pianoforte. Il programma comprende due capolavori assoluti del grande repertorio sinfonico: il Concerto per pianoforte e orchestra K 488 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 6 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. RAI Cultura realizzerà la produzione televisiva del concerto, che sarà trasmesso in diretta su RAI 5 e su RaiPlay e in diretta radiofonica su Radio3.
Responsabile per la Musica colta di RAI Cultura, Francesca Nesler commenta: «RAI Cultura parteciperà fattivamente alle celebrazioni del Centenario dall’avvio delle attività concertistiche della Chigiana, realizzando la diretta del Concerto di Piazza del Campo, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Daniele Gatti, solista la pianista Lilya Zilberstein, il 19 luglio e con la costruzione di uno speciale, che andrà poi in onda a fine novembre nei giorni dell’anniversario vero e proprio. La volontà di celebrare un’istituzione esemplare, su cui si fondano passato e futuro della grande musica italiana incontrerà così la nostra mission: raccontare al nostro pubblico la storia e il futuro dell’istituzione chigiana attraverso le voci dei suoi protagonisti.»
I programmi del Centenario – Il 22 luglio, sempre in Piazza del Campo, sarà l’Orchestra della Toscana diretta da Simone Bernardini ad accompagnare nel Concerto in re maggiore di P. I. Čajkovskij il violinista Uto Ughi, già allievo e docente chigiano, curatore delle manifestazioni concertistiche celebrative per il Centenario delle attività musicali chigiane. Il celebre violinista sarà protagonista dell’esecuzione del Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35 di Čajkovskij; la seconda parte del concerto sarà dedicata alla Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Mendelssohn-Bartholdy.
Gli allievi del corso di Direzione d’orchestra tenuto da Daniele Gatti e Luciano Acocella, con l’Orchestra Senzaspine in residenza, il 24 luglio e l’8 agosto, realizzeranno due concerti sinfonici rispettivamente al Teatro dei Rozzi e al Teatro dei Rinnovati.
Il 9 agosto, infine, il Festival torna nella splendida cornice dell’Abbazia di San Galgano, con un grande concerto sinfonico, con la direzione di Luciano Acocella alla testa dell’Orchestra Senzaspine. In programma la Sinfonia n. 3 di Schubert e la Sinfonia n. 3 di Brahms.
Focus dedicato a Luciano Berio – Dopo le edizioni dedicate a Kurtág, Sciarrino, Stockhausen, Xenakis, Reich e Nono, il compositore contemporaneo al centro dell’attenzione nel Festival di quest’anno è Luciano Berio, in occasione del ventennale della scomparsa (1925-2003). Anche quest’anno c’è una stretta connessione tra l’indirizzo tematico del Festival e l’autore a cui è dedicato il focus contemporaneo. Lungo la sua parabola artistica, Berio ha mostrato un interesse esemplare per le diverse forme di vocalità in rapporto con la poesia del Novecento e con le indagini della semiologia e della fonetica sull’efficacia espressiva della lingua e delle arti. Punto di riferimento assoluto dell’avanguardia musicale del secondo Novecento, celebre in tutto il mondo, Berio è inoltre stato profondamente legato all’Accademia Chigiana di Siena, dove è stato docente di composizione. Inoltre, il grande compositore ha avuto un legame particolare con la Toscana e le sue istituzioni musicali ed è stato il primo direttore artistico dell’ORT-Orchestra della Toscana, che sarà emblematicamente protagonista del concerto inaugurale del Festival, a lui dedicato. A 20 anni dalla sua scomparsa è quindi particolarmente significativo da parte dell’Accademia Chigiana ricordarlo nel 2023 attraverso la programmazione di 30 tra le sue opere strumentali e vocali maggiormente significative, a partire dal concerto di apertura del festival, con Voci (1984) per viola e due gruppi strumentali e Coro (1976) per 40 voci e strumenti, su testi di Pablo Neruda e di canti popolari, due tra i suoi massimi capolavori, nell’esecuzione di Tabea Zimmermann, viola solista, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” (Maestro del Coro Lorenzo Donati) e l’Orchestra della Toscana con la direzione di Andrea Molino. Tabea Zimmermann, tra le più grandi interpreti viventi, vincitrice del Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana nel 1997, inaugura con questo concerto la sua presenza fra i maestri della Chigiana Summer Academy come docente del Corso di Viola. Voci, dedicata da Berio ad Aldo Bennici, eminente violista nonché Direttore Artistico dell’Accademia Chigiana dal 1997 al 2014, è una composizione emblematica del rapporto tra Luciano Berio e le diverse forme di canto popolare sia esplicitamente riportate, sia trasfigurate nell’universo strumentale.
Nel quadro del Focus dedicato a Luciano Berio, il 14 luglio Tabea Zimmermann con Antonio Caggiano interpretano Naturale (1985); il 21 luglio a Radicondoli (in collaborazione con festival di Radicondoli) è in programma la prima esecuzione assoluta dell’edizione postuma di Canticum…(ballata) per coro misto (2020), su testo di Edoardo Sanguineti, interpretata dal Coro Guido Chigi Saracini, diretto da Lorenzo Donati. Nello stesso concerto sarà eseguita un’altra celeberrima composizione per voci di Berio, A-Ronne e la breve composizione vocale E si fussi pisci (2002), assieme a Cantate Domino e Adoramus Te Christe di Claudio Monteverdi, compositore al quale Berio ha sempre dedicato molta attenzione.
Maurizio Frittelli, Presidente del Centro Studi Luciano Berio e dell’ORT Orchestra della Toscana afferma: «A nome di Talia Pecker Berio, Presidente Onorario del Centro Studi Luciano Berio, e mio, desidero salutare la scelta dell’Accademia Chigiana di onorare il ventesimo anniversario della scomparsa di Berio con un focus di grande ricchezza e spessore. Con Angela Ida De Benedictis, Direttrice Scientifica, e gli altri membri del Centro Studi siamo lieti di aver potuto collaborare a questo Festival in cui sono presentate alcune delle opere più significative di Berio, che con Siena e con la Chigiana ebbe un rapporto di vicinanza e collaborazione».
«L’ORT Orchestra della Toscana è particolarmente felice ed onorata di partecipare al ricordo di Luciano Berio, suo direttore artistico negli anni cruciali dal 1983 al 1986, afferma inoltre, portando a Siena e alla Chigiana, con la direzione di Andrea Molino e con la partecipazione di una solista di fama mondiale come la violista Tabea Zimmermann, due fra i suoi più importanti capolavori. In Coro, terminato nel 1976, e in Voci, scritto nel 1984 per Aldo Bennici, a sua volta direttore artistico dell’ORT e della Chigiana stessa, Berio prosegue ed espande quella riflessione sul canto popolare e la sua elaborazione in termini moderni e colti che è stata una costante del suo lavoro: riflesso della sua curiosità per ogni genere di manifestazione musicale e per le culture e situazioni sociali più diverse e complesse».
Un concerto monografico, Berio Altre Voci, il 20 luglio, Omaggio a Luciano Berio avrà l’introduzione di Talia Berio; saranno eseguite le composizioni Altra Voce, Différences, Visage, Circles, Sequenza III per voce e Sequenza II per arpa. Il 25 e 26 luglio, nel quadro del ciclo di 4 concerti realizzati in coproduzione con INA-GRM Groupe de Recherches Musicales di Parigi, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia, con l’Équipe GRM coordinata da François Bonnet, saranno eseguite con l’Acousmonium, straordinaria orchestra di 60 altoparlanti, unica al mondo, le composizioni elettroniche di Berio Thema (Omaggio a Joyce) (1958), dedicato a Cathy Berberian e Chants parallèles, ciclo di trasformazioni applicate a un gruppo di 15 frequenze armonicamente legate a un modo di carattere popolare, realizzata tra 1974 e 1975 grazie alla collaborazione di Berio con il Groupe de Recherches Musicales de l’Institut National de l’Audiovisuel di Parigi, nei leggendari studi della Maison de Radio France.
Accostate in maniera inedita ad altri grandi compositori del passato e del presente, sono inoltre in programma nel festival Cries of London, nell’esecuzione dell’ottetto vocale del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” (14 luglio); Notturno (Quartetto III) (1993), assieme a brani di Ghedini e Ravel, nell’esecuzione del Quartetto Prometeo (7 luglio); Quartetto (1956) nell’esecuzione del Quartetto Integra (20 luglio); Six Encores, nel contesto del recital della pianista Silvia Belfiore interamente dedicato al panorama musicale africano contemporaneo (12 luglio); Linea Chigiana Keyboard Ensemble e Chigiana Percussion Ensemble (23 agosto); Korót, ottetto di violoncelli con David Geringas e allievi (31 agosto). A questi si aggiungono le celebri Sequenze, dedicate a singoli strumenti: Sequenza I (1958) per flauto, eseguita da Patrick Gallois (9 agosto), Sequenza II per arpa (1963), Emanuela Battigelli, Sequenza III per voce (1966), Alice Rossi (20 luglio), Sequenza VI (1967) per viola, Sào Soulez Larivière (17 luglio), Sequenza VII per oboe, Christian Schmitt (19 agosto) Sequenza VIII (1976) per violino, Ilya Gringolts (18 luglio), Sequenza XI per chitarra (1987-88), Eliot Fisk (a cui è dedicata) (8 agosto), Sequenza XIV (2002), per violoncello, Clive Greensmith, (13 luglio), Sequenza XIVb per contrabbasso, Giuseppe Ettorre, (2 agosto), Sequenza IX per clarinetto (1980), Alessandro Carbonare (27 luglio). E inoltre: le composizioni Altra Voce, per voce di mezzo-soprano, flauto contralto e live electronics, con Monica Bacelli, Roberto Fabbriciani e Alvise Vidolin, Différences, per 5 strumenti e nastro, Visage per voce e suoni elettronici, Circles, per voce femminile, arpa e due percussionisti, con la direzione di Tonino Battista (20 luglio), Les mots sont allés…Recitativo per violoncello solo, interpretato da Antonio Meneses (8 agosto).
Barocco, Classicismo e Romanticismo – Il grande repertorio barocco, classico e romantico come sempre trova ampio spazio al festival, nell’interpretazione di grandi solisti e di ensemble che spesso nascono o si esibiscono in esclusiva al Chigiana International Festival. Una speciale attenzione è rivolta quest’anno al compositore Sergej Rachmaninov, di cui ricorre l’80° anniversario della scomparsa, avvenuta a Los Angeles nel 1943. A rendere omaggio al compositore russo, la straordinaria, inedita formazione da camera formata da Ilya Gringolts, Antonio Meneses e Lilya Zilberstein interpreta la Sonata in sol minore op.19 e il Trio n.2 in re minore op.9 (28 luglio). Completano il ciclo di opere del grande pianista compositore tardo romantico i Preludi per pianoforte op.32 e le Danze sinfoniche op.45 nella versione per pianoforte a quattro mani nel concerto che vede protagonisti Lilya Zilberstein e Anton Gerzenberg. Molto presente nel cartellone del Festival anche la musica di Wolfgang Amadeus Mozart: Oltre al Concerto per pianoforte e orchestra K 488 (19 luglio, Piazza del Campo), sono in programma la splendida Sonata per violino e pianoforte K 526 (18 luglio) interpretata da Ilya Gringolts, al violino e Anton Gerzenberg al fortepiano e il celebre Quartetto n.1 K 478 (10 agosto), nel concerto in occasione dei cento anni chigiani, con un quartetto d’eccezione, composto da Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses e Bruno Canino. La stessa formazione interpreterà nella seconda parte del concerto il Quartetto n. 1 in sol minore op. 25 n. 1 di Brahms. Il concerto sarà anche l’occasione per festeggiare il 90° compleanno di Bruno Giuranna, una vera e propria leggenda dell’Accademia Chigiana, dove è attualmente docente dal 2004, dopo essere già stato docente dal 1966 al 1982. Lo stesso Bruno Giuranna sarà impegnato il 24 agosto, accompagnato al pianoforte da Roberto Arosio e alternandosi con gli allievi del suo corso di Viola e Musica da camera del Trio Rinaldo (Leonardo Ricci vl., Rebecca Ciogli vlc., Lorenzo Rossi pf.) in un programma dedicato a Schumann, con i Märchenbilder op. 113, Brahms, con la Sonata n. 2 in mi bemolle maggiore op. 120 n. 2 e R. Strauss, con il Quartetto in do minore op. 13.
Tra i capolavori cameristici del repertorio classico troviamo inoltre la celebre Sonata in la minore D. 821 “Arpeggione” di Schubert, accostata alla Sonata n. 2 in re maggiore op. 58 di Mendelssohn, a Pohádka (Racconto) Janàček e alla Sonata in fa maggiore op. 6 di R. Strauss (3 agosto, Sung-Won Yang, vlc. e Enrico Pace, pf.) e la Fantasia in do maggiore op.159 di Schubert, accostata alla Sonata n. 34 in la maggiore K 526 di Mozart (18 luglio, Ilya Gringolts, vl. e Anton Gerzenberg, pf.).
Il repertorio barocco sarà in particolare al centro dei concerti del Chigiana-Mozarteum Baroque Program, realizzato in coproduzione dall’Accademia Chigiana e Università Mozarteum di Salisburgo, che da quest’anno comprende 8 corsi di alta formazione e contempla la “new entry” nel corpo docente del compositore Simone Fontanelli, che terrà il corso di Composizione per strumenti antichi e del contralto Sara Mingardo (canto barocco). Gli altri corsi sono affidati a Marcello Gatti (flauto traversiere), Alfredo Bernardini (oboe barocco), Hiro Kurosaki (violino barocco), Vittorio Ghielmi (viola da gamba e consort di viole), Marco Testori (violoncello barocco), Florian Birsak (clavicembalo). Il concerto dei docenti del Chigiana-Mozarteum Baroque Program, una formazione all-star, è in programma il 28 agosto nella Chiesa di Sant’Agostino e il concerto di Vittorio Ghielmi e il quartetto di viole da gamba del Mozarteum, il 2 settembre nella Chiesa di S. Biagio a Gerfalco.
Prime esecuzioni – Grande spazio è dedicato alle nuove creazioni, alle prime esecuzioni assolute e nazionali. Tre nuove commissioni vedono al centro i Sei nuovi capricci per violino solo e un saluto di Salvatore Sciarrino, commissionati dall’Accademia Chigiana per il Centenario chigiano ed eseguiti in prima mondiale dal violinista Ilya Gringolts (18 luglio) a Palazzo Chigi Saracini. Particolarmente significativa anche la nuova opera intermediale commissionata dall’Accademia Chigiana ad Andrea Molino (1964) La vérité, pas toute, per 32 coristi, 8 percussionisti, 16 telecamere e live electronics, su testi tratti da Wittgenstein, Ortega y Gasset, Lacan, Eco, Derrida, Agostino d’Ippona, Giovanni evangelista, Camus, Pasolini, Heidegger, Peraldo, elaborati da un collettivo creativo di docenti e studenti di Estetica, Semiotica e Linguistica delle Università della Sapienza a Roma e di Cassino, centrato attorno alla figura di Pietro Montani, Professore Emerito di Estetica al dipartimento di Filosofia alla Sapienza. L’opera sarà eseguita nella straordinaria e suggestiva dimensione spaziale della Chiesa di S. Agostino il 14 luglio, con la direzione di Lorenzo Donati. Interpreti il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, il Chigiana Percussion Ensemble, Alvise Vidolin per la regia del suono e lo stesso Vidolin con Nicola Bernardini e Julian Scordato per il live electronics.
La terza commissione dell’Accademia Chigiana è stata assegnata a Stefano Gervasoni (1962); si tratta di una nuova creazione per chitarra, intitolata Significanti, dedicata a Giovanni Puddu, che verrà eseguita in prima assoluta dal celebre chitarrista docente chigiano il 21 agosto. Due nuove composizioni saranno eseguite in prima mondiale: Ad sidera tollere vultus, per clarinetto e 6 pianoforti di Fabrizio Festa (1960), con Alessandro Carbonare e il Chigiana Keyboard Ensemble, straordinaria formazione di pianoforti nata in seno all’Accademia (11 luglio, Teatro dei Rinnovati) e Phonomaggio, intenso omaggio elettronico a Luciano Berio del compositore argentino Daniel Teruggi, eseguito nell’avveniristica dimensione sonora dell’Acousmonium del GRM, orchestra di 60 altoparlanti (24 luglio, S. Agostino). Infine, l’esecuzione in prima italiana per la composizione di Jacopo Baboni-Schilingi, Spatio intermisso [temporis], per oboe e live electronics, interpretato da Christian Schmitt e dallo stesso compositore al live electronics (19 agosto).
GRM – L’esperienza acusmatica – Tra le principali produzioni del Chigiana International Festival 2023, vi è la straordinaria presenza del GRM-Groupe de Recherches Musicales di Parigi, uno dei principali centri di ricerca e sperimentazione sulle nuove tecnologie per il suono del mondo, i cui studi di produzione sono all’interno della Maison de Radio France. Il GRM sarà presente a Siena dal 24 al 26 luglio con l’installazione nella Chiesa di S. Agostino dell’Acousmonium, avveniristica Orchestra di 60 altoparlanti. Questo sistema di ascolto unico al mondo sarà lo straordinario strumento per realizzare 3 concerti acusmatici con le musiche di Luciano Berio e dei più importanti compositori internazionali di oggi. In un quarto concerto, i giovani allievi del corso di composizione con live electronics avranno la straordinaria opportunità di poter eseguire i loro lavori con questo incredibile apparato di diffusione sonora che avvolge l’ascoltatore a 360 gradi. La presenza del GRM di Parigi è realizzata in collaborazione e con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia e con il sostegno dell’Istituto di Cultura francese in Italia.
La musica del nostro tempo – Alle nuove tendenze dell’elettronica è anche dedicato il concerto del 1° settembre, per il ciclo Current Shapes, a cura di SOW – Pietro Ferrari e Camille Verhelst, che quest’anno vede protagoniste due interessanti nuove sound artists, la francese Jessica Ekomane e l’italiana Laura Agnusdei insieme a Daniele Fabris. In linea con le edizioni precedenti del festival, sarà dedicato ampio spazio agli autori del Novecento storico e del nostro tempo. Oltre ai già menzionati saranno eseguite composizioni di Filippo Del Corno (1970), Fabio Cifariello Ciardi (1960), Nicola Piovani (1946), che ritorna alla Chigiana con un avvincente spettacolo di teatro musicale intitolato Note a margine, con le immagini di Milo Manara e la partecipazione di Marina Cesari sax, Marco Loddo contrabbasso e lo stesso Nicola Piovani al pianoforte (11 Agosto, Teatro dei Rinnovati), Bruno Maderna di cui ricorre il 50° anniversario della scomparsa (1920-1973), Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), Leone Sinigaglia (1868-1944), Aldo Clementi (1925-2011), gli argentini Osvaldo Golijov (1960) e Mauricio Kagel (1931-2008), gli statunitensi Charles Ives (1874-1954), Eubie Blake (1883-1993), Steve Reich (1936), David Krakauer (1956), Max Eilbacher, lo svizzero Julien-François Zbinden (1917-2021), gli ungheresi László Lajtha (1892-1963), Antál Dorati (1906-1988) e Vilmos Montag (1908-91), il lituano Anatolijus Šenderovas (1945-2019), i brasiliani Francisco Paulo Mignone (1897-1986), Mozart Camargo Guarnieri (1907 – 1993), i francesi Pierre Boulez (1025-2016), Joseph Canteloube (1879-1957), Henri Dutilleux (1916-2013), Francis Poulenc (1899-1963), Nadia Boulanger (1887-1979), Olivier Messiaen (1908-1992), François Bonnet (1981), Eve Aboulkeir, Luc Ferrari (1929-2005), Jules Négrier, Michèle Bokanowski (1943), Bernard Parmegiani (1927-2013), Christian Zanési (1952), François Bayle (1932), gli inglesi Harrison Birtwistle (1934-2022), George Benjamin (1960), Graham Fitkin (1963), lo spagnolo Frederic Mompou (1893-1987), la russa Sofia Asgatovna Gubajdulina (1931), l’estone Arvo Pärt (1935), la polacca Elżbieta Sikora (1943), l’argentina Beatriz Ferreyra (1937), i compositori africani Michael Blake (1951, Sud Africa), Stefans Grové (1922-2014, Sud Africa), Nabil Benabdeljalil (1972, Marocco), Andre Bangambula Vindu (1953, Congo), Godwin Sadoh (1975, Nigeria), Joshua Uzoigwe (1946-2005, Nigeria), Fred Onovwerosuoke (1960, Ghana).
Saranno inoltre presentate le nuove composizioni degli allievi del corso di composizione (28 luglio), tenuto da Salvatore Sciarrino, eseguite in concerto dal Quartetto Prometeo e dai solisti in residence Matteo Cesari e Paolo Ravaglia (28 luglio), nonché quelle degli allievi del corso di Live electronics, Sound and music computing a indirizzo compositivo, tenuto da Alvise Vidolin e Nicola Bernardini (26 luglio), eseguite in concerto dagli allievi dei corsi di strumento e le nuove composizioni per strumenti antichi degli allievi del corso tenuto da Simone Fontanelli (2 settembre), coadiuvato da Wen Chemg Wei ed eseguite dall’ensemble in residence formato da Mauro Colantonio, Réka Nagy, Arisa Yoshida e Anna Zimre.
I concerti del Coro – Tra i protagonisti del festival, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati realizzerà l’esecuzione di Coro di Luciano Berio nel concerto inaugurale (6 luglio) e di numerosi altri lavori del compositore di Oneglia, tra cui la prima assoluta della nuova edizione postuma di Canticum…(ballata) per coro misto (21 luglio, Radicondoli). Oltre alla prima assoluta della nuova opera di Andrea Molino (14 luglio), il Coro sarà impegnato nell’interpretazione de Le veglie di Siena di Orazio Vecchi (11 luglio, Asciano), e altri capolavori della vocalità rinascimentale, fra cui un concerto dedicato alla musica di età elisabettiana di William Byrd (1540 circa-1623) (14 agosto, Cattedrale di Pienza).
I luoghi del festival – Il numero di luoghi ospiti dei concerti in programma al festival cresce quest’anno più che mai, estendendo il raggio d’azione del festival dal cuore di Siena, alle terre senesi, alle provincie di Arezzo e di Grosseto, comprendendo Palazzo Chigi Saracini, Piazza del Campo, il Teatro dei Rinnovati, il Teatro dei Rozzi, la Chiesa di Sant’Agostino, la Basilica dei Servi, Piazza Provenzano, Palazzo Sansedoni, il Cortile del Rettorato dell’Università di Siena, l’Università per Stranieri di Siena, il Centro Anziani Spec di Siena, la Villa I Lecci, la Chiesa di S. Girolamo in Campansi, il Chiostro della Chiesa di Sant’Agostino a Monticiano, il Giardino Nilde Iotti a San Quirico d’Orcia, la Chiesa di San Francesco ad Asciano, la Pieve di San Vittore a Rapolano, l’Abbazia di San Galgano a Chiusdino, il Chiostro di Torri a Sovicille, la Villa di Geggiano a Castelnuovo Berardenga, la Rocca di Montestaffoli a S. Gimignano, la Pieve Vecchia della Madonna a Radicondoli, la Concattedrale della S. M. Assunta a Pienza, la Pieve di S. Vittore a Rapolano Terme, la Basilica di S. Lucchese a Poggibonsi, il teatro Ciro Pinsuti di Sinalunga, la Chiesa di Gropina a Loro Ciuffenna (AR), la Chiesa di S. Giacomo a Montieri (GR), Torre Saline in Albinia (GR), la Chiesa di San Biagio a Gerfalco (GR)...
Biglietteria e informazioni
I biglietti dei concerti potranno essere acquistati, a partire dalla seconda metà giugno, on-line sui siti www.chigiana.org o www.TicketOne.it e presso le Biglietterie di Palazzo Chigi Saracini (tutti i giorni dalle 11:00 alle ore 18.00); inoltre il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi, a partire da due ore prima dello spettacolo.
Per consentire l’accesso agli spettacoli dal vivo di una ampia fascia di appassionati di musica, i biglietti avranno un prezzo unico di 15 euro (posti ridotti 10 euro), con prezzo speciale per gli studenti (5€); i concerti della sezione “Chigiana Factor” avranno tutti un prezzo di 5 euro.
I concerti in Piazza del Campo (19 e 22 luglio) e gli Appuntamenti Musicali saranno ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria e fino ad esaurimento posti.
Le riduzioni sono riservate ai giovani sotto i 26 anni e alle persone di età superiore ai 65 anni; sono previste offerte speciali per gli Abbonati MIV della stagione 2022/23 e per altri enti e istituzioni convenzionati.
Per Informazioni: tel. 0577-220922 oppure via e-mail: biglietteria@chigiana.org
Ufficio Stampa
Accademia Musicale Chigiana
Tel. 0577.22091 | Fax. 0577.220936
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