venerdì 9 giugno 2023

Gianmarco Mazzi, amico di Giletti, gli fa anche da agente? Ma non è sottosegretario alla Cultura?

 Non vi sembra una anomalia? A noi sì, e che anomalia.

 I primi rigurgiti di Mazzi si ebbero  dopo l'ultimo festival di Sanremo, nell'anno in cui al Governo sarebbero andate le destre,  e lui  desiderava dichiararsi, schierandosi, anche pubblicamente. Amadeus e De Amicis, cui era affidata la direzione del Festival che un tempo era stato anche 'suo', a Mazzi non andavano giù.  Ma contro di lui 'c'erano i risultati del 'sinistro' Amadeus.

 Prima ancora s'era fatto sentire nella sua Verona, quando, dopo la vittoria del centro sinistra alle Comunali, aveva sostenuto la riconferma di  Cecilia Gasdia all'Arena ( Cecilia Gasdia si era candidata come capolista di Fratelli d'Italia, alle elezioni precedenti vinte da Sboarina, che l'aveva premiata con la sovrintendenza). All'arrivo di Tommasi, la poltrona di Gasdia  traballava, e lì Mazzi sferrò il suo primo attacco, sostenendola  a spada tratta. L'ebbe vinta perchè, in effetti, Cecilia Gasdia nei suoi primai quattro anni non aveva fatto male. Ma allora la regola che cambiando la politica cambiano anche i suoi mandatari, non vale? E non vale proprio per quella destra, capitanata da Meloni, che per mandare via Fuortes dalla Rai, prima della fine del suo mandato, ha fatto un casino generale?

 Adesso, ma è Cairo a rivelare la faccenda a quella 'belva'- l'unica che fuori della gabbia non fa strage di animali!;  cioè la posizione di Mazzi nei confronti di Giletti. Cairo dice a F.F., altrimenti conosciuta come la belva, che Mazzi è amico e forse anche agente di Giletti - e lo  sottolinea,  per dire che non ha capito bene, o forse che ha capito troppo bene. Dunque il sottosegretario del Governo Meloni, fa anche da agente di Giletti, del quale è amico? Fatto ancora più grave se si considera che la delega di Mazzi, nel Ministero di Sangiuliano, è quella dello 'spettacolo dal vivo'.  E  nella stessa veste, di sottosegretario ed anche agente, tenta di fare le scarpe  a Beppe Caschetto, agente di molti artisti  e giornalisti della sinistra, da Fazio a Floris ecc... Quello del potere eccessivo degli agenti in Rai è un altro problema che Fuortes non ha risolto o forse non ha voluto risolvere e che certo non risolverò neanche Roberto Sergio, che forse sostituirà Caschetto nella sua posizione dominante, con un altro agente  alla sua parte politica più gradito e  pubblicamente schierato.

 Poi l'altro ieri, in fondo è lui più della Gasdia a presentare a Roma, alla presenza di Sangiuliano, la stagione del centenario dell'Arena. Ma, insomma, il sovrintendente è lui o la Gasdia?

 Invece da Tommasi che con la Gasdia ha avuto tensioni non facili da ricomporre (e forse ne ha ancora, perchè Lei si sente spalleggiata da Mazzi e da tutto il ministero, e Tommasi per far rispettare le regole che loro hanno imposto non vuole danneggiare la Fondazione lirica) è arrivata una lezione di alta classe istituzionale, quando ha detto: una cosa è lo spogliatoio, altra cosa il campo da gioco, davanti al pubblico. Per dire, se non è chiaro, che fra lui, che è presidente della Fondazione e la sovrintendente ci sono problemi, ma quando la Fondazione si presenta in pubblico, per il buon nome della stessa, queste tensioni devono essere sopite, come cancellate. 

Resta comunque davvero anomala la posizione di Mazzi, e non credo che, a breve, vorrà risolverla rientrando nei ranghi dell'uomo di governo.


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