Al Teatro Massimo Bellini una stagione che vedrà il “trionfo dell'opera italiana"
Presentata la programmazione delle opere e dei balletti 2024. Il sovrintendente Cultrera: “Siamo felici dei risultati in termini di critica e pubblico. La città si riappropria del suo teatro”
Il Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” ha scelto il giorno della Festa della musica per presentare la stagione di opere e balletti 2024. La valorizzazione dell’identità siciliana è l’obiettivo della nuova programmazione, insieme alle collaborazioni nazionali ed europee che permetteranno all’ente di investire per esaltare e veicolare le proprie radici. Dettaglio non di secondo piano, il teatro catanese ha scelto di tenere invariati i prezzi di biglietti e abbonamenti, nonostante le attuali circostanze richiederebbero un aumento.
“Con questa programmazione vogliamo rendere omaggio alla Sicilia – ha dichiarato il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano -, per questo metteremo in scena per una prima assoluta mondiale l’opera teatrale ‘Il berretto a sonagli’ di Luigi Pirandello, con la musica di Marco Tutino e la regia di Davide Livermore, che torna nuovamente in Sicilia. E’ nella nuova programmazione inoltre la Lupa di Giovanni Verga, sempre con la musica di Marco Tutino e la regia di Livermore, ma non mancheranno altre novità come La Gioconda di Amilcare Ponchielli, la Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti con la regia di Domenico Vaccari in coproduzione con l’Arena di Verona e il Teatro Verdi di Salerno. Per il balletto, sono in cartellone il Lago dei Cigni e la Trilogia dell’Estasi con le musiche di Ravel, Debussy e Stravinsky nell’ambito della coproduzione con il Teatro Nazionale di Tbilisi (Georgia) e la Compagnia Zappalà Danza. Subito dopo l’estate continueremo con la Traviata di Giuseppe Verdi e la Figlia del Reggimento di Gaetano Donizetti, quest’ultima attesa al Bellini da oltre 50 anni”.
“Siamo felici – ha aggiunto Cultrera di Montesano – perché stiamo ottenendo risultati in termini di critica e di pubblico. Le continue presenze agli spettacoli testimoniano la riappropriazione da parte della città del suo teatro, e viceversa, che speriamo continui. Le aspettative ci spingono a lavorare per bissare il successo, ma abbiamo già sentori per un miglioramento dei risultati”.
“I titoli lirici in programma rappresentano il trionfo dell’opera italiana, dal Romanticismo al Verismo ai nostri giorni – ha sottolineato poi il direttore artistico del Bellini, Fabrizio Maria Carminati -. Da Donizetti a Verdi, da Puccini a Ponchielli fino a Tutino. I due balletti rispondono ad una logica affine: un grande classico di Čajkovskij figura accanto alla nuova creazione di Roberto Zappalà. Altro obiettivo è l’apertura internazionale – ha dichiarato Carminati – per questo ricambieremo con i nostri complessi la visita del Teatro di Tbilisi”.
La ricorrenza del 21 giugno, data anche del solstizio d’estate, è stata celebrata al teatro etneo con la prima assoluta in Italia di “Daisi” del compositore georgiano Zakaria Paliashvili. “In un mondo in cui spirano venti di guerra gettiamo un ponte tra i popoli grazie alla musica – ha evidenziato la commissario straordinario dell’ente Daniela Lo Cascio, facendo un richiamo al gemellaggio che il teatro Vincenzo Bellini ha avviato con il Teatro Nazionale della Georgia, permettendo così la messa in scena dell’opera -. Con la prima in Sicilia di ‘Daisi’ stiamo lanciando un messaggio di pace”.
Con l’elezione recente del sindaco a Catania l’attività di commissario della dirigente catanese termina dopo quattro anni. “Con l’amministrazione abbiamo mantenuto rapporti istituzionali sempre franchi, anche nei casi di disaccordo”, ha voluto evidenziare Daniela Lo Cascio prima dell’intervento del neo sindaco di Catania, presidente ora del Teatro Massimo ‘Vincenzo Bellini’, Enrico Trantino. “Andiamo fieri del gemellaggio con il Teatro Nazionale della Georgia – ha esordito Trantino -, mentre Verga e Pirandello sono viatico per rafforzare da subito il rapporto tra questo ente e l’amministrazione in un’epoca delicata per Catania. La città è visibilmente in difficoltà, ma ha desiderio di rinascere. Dal momento in cui l’incoraggiamento al cambiamento arriva dal teatro non possiamo che cogliere l’invito. Spero oggi sia momento per rafforzare la prosecuzione della collaborazione con il teatro e per Catania l’inizio di un riscatto che passa dalla cultura”.
La prima mondiale di “Daisi” (che in georgiano significa tramonto) ha portato a Catania la vice premier e ministro della Cultura della Georgia Thea Tsulukiani, che ha assistito allo messa in scena siciliana dell’opera, arrivata al suo centesimo anno di rappresentazione a teatro. Come anticipato dal direttore artistico Carminati, il gemellaggio con il Teatro Nazionale georgiano porterà il “Bellini” di nuovo in trasferta in occasione dell’inaugurazione del nuovo anfiteatro della musica di Tbilisi. L’evento è previsto tra circa un anno.
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