A due anni dalla morte di Ezio Bosso, l'omonimo 'Fondo Ezio Bosso' trova casa a al Polo del '900, presso l'istituto Piemontesi Antonio Gramsci di Torino, città natale del musicista. Un grande archivio musicale, fatto di spartiti, video e oggetti privati, in un centro culturale, per dare alla rappresentazione poliedrica della sua figura di musicista, artista, intellettuale la possibilità di essere conosciuta e approfondita da un pubblico trasversale.
"Ezio ha sempre inteso l'arte e la musica come qualcosa da condividere al massimo. Questo per lui era fondamentale", ricorda la sorella di Ezio Bosso, Ivana, spiegando la decisione della famiglia di rinunciare al patrimonio del loro caro per metterlo a disposizione di tutti. "Non è usuale inserire la figura di un musicista in un archivio storico politico, accanto a personaggi che hanno fatto la storia del Novecento - aggiunge il fratello del compositore, Tommaso - D'altronde Ezio era un uomo molto interessato al sociale, alle vicende storiche e politiche e la musica per lui era il più perfetto dei modi per connettete tra loro tutti gli esseri umani. Per noi è un onore".
L'archivio Ezio Bosso verrà reso fruibile online tramite l'hub 9CentRo. In occasione del secondo anniversario della morte del musicista, il 16 maggio la Filarmonica di Torino gli dedica un concerto al Teatro Regio diretto dal maestro Michele Gamba. (ANSA).
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