Diventa un caso non solo politico la polemica esplosa contro il consigliere regionale veneto Stefano Valdegamberi, del gruppo Misto ed eletto nella lista Zaia, per le sue affermazioni sulla vicenda dell’uccisione di Giulia Cecchettin e contro la sorella 24enne.
Il post contro la sorella di Giulia
In un post su Facebook, Valdegamberi sostiene che le dichiarazioni dette in una trasmissione tv da Elena, la sorella di 24 anni di Giulia, “mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i magistrati valutino attentamente. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita”. Il consigliere regionale prosegue anche facendo riferimento alla felpa nera con un disegno di una stella bianca rovesciata indossata da Elena durante l’intervista e che Valdegamberi interpreta come “certi simboli satanici”. Il post su Facebook del consigliere quindi si conclude sostenendo che quello della sorella di Giulia sarebbe "il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla società patriarcale. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito".
Le reazioni nel centrosinistra
Ce n’è abbastanza per scatenare reazioni e critiche, a partire dalla richiesta di dimissioni di Valdegamberi dal Consiglio regionale sono state avanzate da parte della deputata Pd Rachele Scarpa e poi rilanciate da Europa Verde-Verdi del Veneto con una petizione online. Per il coportavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli "Valdegamberi è semplicemente indecente: nutre sospetti sulla sorella di Giulia Cecchettin, Elena, dopo la sua intervista. Secondo lui, sarebbe troppo fredda e apatica, tanto che dovrebbe indagare la magistratura”. Per Bonelli “è fin troppo evidente la strategia di accusare Elena Cecchettin in risposta al suo attacco a Salvini, così da screditarla”. Il deputato Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico, ha scritto su X: "Un abbraccio a Elena Cecchettin per l'oltraggioso e delirante attacco del leghista Valdegamberi. È inconcepibile che al dolore si aggiunga violenza istituzionale per aver ribadito la sacrosanta verità che a quanto pare destabilizza chi alimenta questo sistema tossico patriarcale".
Zaia prende le distanze
Sulle affermazioni del consigliere Valdegamberi è intervenuto il presidente della regione Veneto Luca Zaia che prende le distanze : “Mi dissocio totalmente. Ho avuto modo di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, nelle sue pagine social. Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità. Penso - ha aggiunto - che sia il momento del dolore e del suo rispetto, non certo quello di invocare l'intervento di magistrati sulle dichiarazioni personali della sorella di una ragazza che ha perso la vita in questo modo tragico". Zaia aggiunge che "siamo tutti chiamati a una riflessione profonda, intima, e soprattutto a combattere ogni forma nella società di violenza sulle donne. Giulia è la 105esima vittima innocente in questo Paese; c'è un grande lavoro da fare per formare l'intera comunità; ben venga il lavoro nelle scuole, sulle nuove generazioni e sull'intero strato sociale".
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