La sorella di Giulia Cecchettin contro Matteo Salvini dopo il post con cui il leader della Lega ha commentato l'arresto di Filippo Turetta, l'ex fidanzato della giovane trovata morta ieri. Turetta è stato fermato in Germania. "Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita", ha scritto sui social il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.
"Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché 'di buona famiglia'. Anche questa è violenza, violenza di Stato", ha scritto Elena Cecchettin, sorella di Giulia, in una storia su Instagram. Nella storia, Salvini viene definito "ministro il cui partito (insieme a FdI che però ha scelto l'astensione) a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul. Così, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato". (Adnkronos)
La risposta di Salvini, uomo di governo, paladino della legalità:
Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili – di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale – castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in Tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti». Lo scrive in un post su Instagram il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, postando una foto di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta.
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