giovedì 23 novembre 2023

Meloni ed il suo governo fanno spesso promesse 'da marinai', come per i fondi a favore degli alluvionati dell'Emilia-Romagna (da La Repubblica, di Marco Bettazzi)

 


Fondi per l’alluvione: Meloni accusa e Bonaccini risponde
Fondi per l’alluvione: Meloni accusa e Bonaccini risponde

Scambio di accuse tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Stefano Bonaccini sull’alluvione. «La Regione è in ritardo, da noi massimo impegno», critica il presidente del Consiglio. «Stupito dagli attacchi, garantisca il 100% dei rimborsi promessi», risponde l’altro.

In Senato

L’attacco frontale della premier è andato in scena ieri al question time al Senato. Meloni ha fatto il conto dei fondi stanziati in questi mesi e ha annunciato che nel processo di revisione del Pnrr «il governo ha chiesto per la ricostruzione dopo l’alluvione altri 1,2 miliardi. Se non vado errata, siamo a 6,5 miliardi di euro». Per cui, ha assicurato la premier, «non c’è nessuna promessa mancata e nessuna distrazione, almeno non da parte del governo», ha rimarcato, segnalando in particolare «che la piattaforma Sfinge per la richiesta degli indennizzi, di competenza della Regione Emilia-Romagna, è operativa solo dal 15 novembre, due mesi dopo l’ordinanza del commissario del 14 settembre.

E senza la piena operatività è impossibile fare la quantificazione dei danni e dell’ulteriore fabbisogno, anche per i beni mobili». Che è uno degli ultimi terreni di scontro con Bonaccini. Ma Meloni aggiunge anche «che il governo sta ancora aspettando dalla Regione un quadro complessivo delle criticità esistenti prima dell’alluvione e delle opere realizzate per la sicurezza». Per cui, rivendica, «il governo ha agito col massimo sforzo e senza polemiche, guardando ai bisogni dei cittadini e non al colore politico dell’interlocutore istituzionale, ma mi rendo conto che questo non è un costume particolarmente diffuso». Parole di fuoco, che suscitano l’immediata reazione del presidente Bonaccini.

Piattaforma Sfinge

Prima di tutto sulla piattaforma Sfinge, dicendo che la premier «è male informata». «Come ha ben chiarito il commissario Figliuolo – sottolinea – la piattaforma è la prima a risultare pronta fra le Regioni coinvolte. E lo è stata nel momento in cui si sono perfezionate le ordinanze e sono stati chiari requisiti e parametri su cui adeguare la piattaforma stessa». E rilancia. «Un governo dovrebbe parlare con gli atti concreti più che alimentare polemiche sul nulla. Approfitto del fatto che Meloni si sia finalmente ricordata dell’alluvione – aggiunge – per tornare a chiederle se sia confermato l’impegno solenne di garantire il 100% di rimborsi. Venga a spiegarlo alle famiglie alluvionate che i danni ai beni mobili non possono essere ristorati oppure corregga la norma – conclude – accogliendo l’emendamento che abbiamo presentato al Senato».

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