giovedì 16 novembre 2023

Teatro alla Scala. Nicoletta Manni 'étoile'. Protestano i sindacati: troppo fumo e pochissimo arrosto ( da La Repubblica, di Andrea Montanari)

 


Nicoletta Manni nominata ètoile della Scala, i sindacati protestano: “Adeguarle anche ruolo e stipendio”
Nicoletta Manni nominata ètoile della Scala, i sindacati protestano: “Adeguarle anche ruolo e stipendio”

La Scala riconosca a Nicoletta Manni non solo il ruolo “virtuale” di étoile, ma “anche l’inquadramento al 1° livello dell’area artistica, come avviene in tutti i teatri del mondo”. E’ questa la richiesta dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Fials al sovrintendente alla Scala Dominique Meyer, che nemmeno una settimana fa aveva annunciato in pompa magna dal proscenio del Piermarini la nomina ad ètoile della prima ballerina del Corpo di ballo della Scala, al termine della recita di Onegin, il balletto con la coreografia di John Cranko, nel quale Nicoletta Manni era partner di Roberto Bolle.

“Il pieno riconoscimento di una figura artistica così importante non può passare soltanto da un Coup de théâtre mediatico – osservano i rappresentanti dei lavoratori scaligeri con un pizzico di ironia, dal momento che in occasione dell’ultimo rinnovo contrattuale il teatro aveva scelto di abolire la qualifica di ètoile – Riteniamo Nicoletta Manni un’artista degna di quel ruolo e pertanto chiediamo formalmente al sovrintendente e al direttore del Personale l’inquadramento al 1° livello dell’area artistica”, al posto di un riconoscimento, che, in caso contrario si rivelerebbe solo onorifico e senza alcun beneficio economico per l’artista.

“La nomina in palcoscenico, alla fine dello spettacolo “Onegin” dell’8 novembre u.s., ad "étoile" del Corpo di Ballo di Nicoletta Manni ci ha trovati impreparati anche per la sorpresa dell’annuncio, con una modalità insolita per il Teatro, “cambiando le regole” – sottolineano nella nota Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials. Non solo. I rappresentanti dei lavoratori

tengono a precisare che “alla nostra étoile, lavoratrice dipendente come gli altri, è stato riconosciuto quel ruolo solo virtualmente, in quanto dal punto di vista contrattuale non le è stato assegnato il 1° livello come tale ruolo richiederebbe. E allora perché, cosa significa tutto questo? Perché intervenire su una materia sensibile, già oggetto di discussione sindacale in passato, ignorando il tavolo del rinnovo contrattuale ? Qual è la considerazione per quel tavolo e per i rappresentanti dei lavoratori, tenuti all’oscuro di tutto?", la loro denuncia.

La richiesta formale sarebbe già stata consegnata al sovrintendente Meyer che, stando alla versione dei sindacati, l’avrebbe giudicata inapplicabile. Proponendo di riconoscere a Nicoletta Manni un superminimo pur facendola restare al secondo livello. Del resto, l’annuncio dell’assegnazione della qualifica di étoile era stato fatto a sorpresa dal sovrintendente. Una decisione senza che ha rotto la tradizione che ha provocato una reazione altrettanto senza precedenti. Finora infatti la prassi in teatro era stata quella di riconoscere ai primi ballerini di secondo livello che sostenevano negli spettacoli il ruolo di étoile un compenso straordinario di oltre seicento euro a recita. Dalla Scala , per il momento, nessuna reazione ufficiale.

Nel frattempo, i sindacati hanno deciso che anche la Scala aderirà simbolicamente allo sciopero nazionale dei lavoratori dello spettacolo a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. Quel giorno al Piermarini non è previsto spettacolo e del resto i lavoratori della Scala hanno già rinnovato il loro contratto unico.

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