Un consigliere comunale di Fratelli d’Italia al Comune di Brindisi, Cesare Mevoli, si rende protagonista di 24 ore di fuoco su Facebook, sparando dichiarazioni a raffica sul caso di Giulia Cecchettin. Ma nel Pd regionale non ci stanno e chiedono le scuse pubbliche ai cittadini da parte del politico di destra.
Tutto succede a causa di due post che sollevano il proverbiale polverone: nel primo Mevoli “strattona” la sorella di Giulia: "la presenza a reti unificate di Elena Cecchettin è ormai ingombrante. La sua sovraesposizione mediatica, con attacco frontale a tutti gli uomini, unito a forte desiderio di repressione e di "educazione alternativa", è ormai quanto meno fortemente imbarazzante”.
“La sorella della sfortunata Giulia – continua Mevoli - sale in cattedra e senza che nessuno glielo chieda, colpevolizza e detta le regole che tutti gli uomini devono pedissequamente osservare. E' lei che, arbitrariamente, lo ha deciso. Ricordiamo a questa ragazza, grande appassionata di Bafometto, croci capovolte e pentacoli, che i Veri Uomini sanno perfettamente come comportarsi e convivono in modo pacifico con le Donne da sempre. Rispettandone l'essenza, i sentimenti e la sensibile natura. Chi commette abusi o omicidi va in galera, semplice. Ma quelli, non sono Veri Uomini”.
Mevoli non demorde e poche ore dopo dà ai suoi follower la ricetta dell’uomo debole, pubblicando due foto di altrettanti autori di femminicidio: “Guardateli, guardateli bene in faccia: i volti puliti, le sopracciglia curate, le spalline strette nelle loro camicette su misura, i braccini sottili, le manine intonse. Sono i figli della mascolinità tossica? Non crediamo proprio, questi sono i vostri uomini rieducati, decostruiti, femminilizzati. Questi qua, pavidi e remissivi, probabilmente non hanno nemmeno mai partecipato ad una scazzottata. Ed è esattamente di questi ometti che dovete avere paura: gelosi, insicuri, invidiosi, spaventati, egocentrici, possessivi, isterici, incapaci di affrontare i problemi.
In una parola, deboli. Da questi qua non troverete protezione, perché non ne sono in grado e perché sono in eterna competizione col genere femminile. Da questi qua non troverete un alleato, ma un limite alla vostra crescita. In questi qua non troverete le caratteristiche di un uomo, ma tutti i difetti di una complessa e femminilizzata personalità debole e remissiva. Questi qua, purtroppo, sono capaci di ammazzarvi per gelosia, possessione o invidia. Questi sono il prodotto marcio di una società che combatte il maschio forte, il patriarcato è una storiella che vi raccontano quelle orribili streghe sovrappeso coi capelli viola nei loro deliranti proclami. Combattete il maschio debole con le unghie e con i denti, combattete il femminismo col cervello”.
A questo pamphlet sulle “categorie” risponde il Pd: "Quando un consigliere comunale, un pubblico ufficiale, scrive che gli uomini che commettono femminicidi non sono virili, hanno lo smalto sulle unghie, "sennò apostroferebbero alcune donne come poco di buono e le manderebbero a quel paese" non possiamo solo indignarci e prendere le distanze ma dobbiamo pretendere rispetto – dicono Domenico De Santis segretario del Pd in Puglia e Lia Azzarone, presidente dell'assemblea regionale del Pd.
"Quando lo stesso consigliere – continuano - Cesare Mevoli, brindisino di Fratelli d'Italia, continua definendo la sorella di Giulia, Elena Cecchettin "grande appassionata di Bafometto (Satana)", la cui presenza in tv è "ingombrante quanto imbarazzante", che "farebbe meglio a rispettare la sorella, stringendosi attorno alla famiglia in un dignitoso silenzio di preghiera" registriamo ancora violenza e ancora una volta dobbiamo pretendere rispetto.
Cesare Mevoli dovrebbe scusarsi e riflettere prima di pronunciare simili abomini su presunti deficit di mascolinità, dovrebbe inchinarsi di fronte al contegno e all'intelligenza di Elena Cecchettin che fa del lutto un atto politico, attraverso parole profonde di indignazione e di stimolo a intervenire in difesa delle donne. Dovrebbe dimettersi, semplicemente riconoscendo di essere inadeguato".
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