Crisi nella giunta trentina Al centro del caso, la decisione di Fugatti di assegnare la vice presidenza dell'autonomia ad Achille Spinelli, assessore tecnico uscente allo sviluppo economico che con la sua lista civica ha toccato il 10 per cento alle elezioni del 22 ottobre scorso. La decisione - ha precisato Urzì - è stata presa "d'intesa con i componenti dell'intero gruppo consiliare provinciale". "Il centrodestra - ha proseguito Urzì - riesce a ben governare la nazione e molte regioni perché i nostri partiti quando ne sono alla guida antepongono, nell'interesse dei cittadini, la coesione della coalizione agli egoismi del proprio partito. Purtroppo in Trentino non sta andando così. Restiamo sempre disponibili a essere adeguatamente coinvolti in futuro nel rispetto degli accordi con cui ci siamo presentati agli elettori e della forza che gli stessi elettori ci hanno attribuito". Lo strappo non è stato ancora formalizzato dai due assessori Fdi e comunque non porterà automaticamente alla caduta della giunta Fugatti bis, almeno finché non andrà sotto in consiglio, per esempio sul bilancio.
Il caso della Sardegna Situazione analoga in Sardegna, dove Fratelli d'Italia dice no alla ricandidatura di Christian Solinas alla guida della Regione Sardegna e chiede la convocazione di un tavolo regionale del centrodestra per scegliere un nuovo candidato. Lo dice la senatrice di Fratelli d'Italia Antonella Zedda, coordinatore regionale di FdI in Sardegna. "L'esecutivo regionale di Fratelli d'Italia della Sardegna si è riunito questo pomeriggio per analizzare tra le altre questioni la situazione politica regionale. A tal proposito, sono emerse criticità sulla ricandidatura di Christian Solinas a presidente della Regione, che in più occasioni e con diverse sfumature abbiamo appreso dalla stampa o rilevato nei momenti di confronto da parte dei diversi esponenti dei movimenti e partiti dell'attuale alleanza di governo. Abbiamo richiesto, più di una volta, frequenti incontri di maggioranza, che però non sono mai avvenuti". Infatti, ricorda Zedda, a poco più di 100 giorni dalle elezioni il tavolo non è stato mai riunito, nemmeno per decidere i più recenti provvedimenti all'attenzione del Consiglio regionale.
Nasce all'insegna dello strappo Lega-Fratelli d'Italia la XVII legislatura del Trentino. Dopo la fine della conferenza stampa convocata da Maurizio Fugatti per rendere pubblici i nomi del nuovo esecutivo di centrodestra, sostenuto anche due forze civiche, scoppia la crisi. "Vista la composizione della giunta annunciata dal presidente Fugatti, Fratelli d'Italia ritiene di poter dare il proprio contributo al bene del Trentino anche senza farne parte", sottolinea il commissario Alessandro Urzì.
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