giovedì 16 novembre 2023

Nicoletta Manni merita di più

 Con un colpo di teatro, non nuovo di questi tempi, come le dichiarazioni d'amore con richiesta di matrimonio che tante celebrità si sono fatte pubblicamente davanti a platee immense, il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer ( non  ho ancora capito ser il suo cognome va pronunciato alla francese o alla tedesca) alla fine di una recita di Onieghin (che sarebbe più corretto scrivere Oneghin, ma per evitare che qualche nostro lettore ci scriva per segnalarci la mancanza della 'i' ) in teatro, è salito in palcoscenico e 'coram populo' ha nominato, promuovendola, 'étoile' Nicoletta Manni, sorpresa naturalmente - anche se era nell'aria, meritandosi tale promozione - e nello stesso tempo lusingata.

 A guastare la festa i sindacati interni i quali, il giorno dopo la promozione hanno scritto a Meyer per dirgli che 'va bene la nomina della Manni ad étoile', ma che non  si possono fare 'le nozze con i classici fichi secchi'. E cioè che tale nomina/promozione va accompagnata con  il passaggio della ballerina al 1° livello contrattuale e con un adeguato aumento di stipendio".

 Hanno perfettamente ragione i sindacati che hanno voluto dire a Meyer, che se ha voluto imitare tanti personaggi dello spettacolo che dichiarano amore e nozze in pubblico, deve imitarli anche nell'offerta all'amata del 'brillocco'; e cioè che lui non può presentarsi a mani vuote e cavarsela con la sola nomina.  Dove sta il suo 'brillocco' per la Manni?


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