mercoledì 22 novembre 2023

Caravaggio a Roma. Sono sei le sue opere fuori dai musei, nella Capitale (da Funweek)

 


Caravaggio, a Roma puoi ammirare gratuitamente le sue opere, senza fare lunghe file
Caravaggio, a Roma puoi ammirare gratuitamente le sue opere, senza fare lunghe file

Roma custodisce tesori artistici e culturali immensi, spesso sconosciuti agli stessi suoi abitanti. In quanti, ad esempio, sanno che in alcuni luoghi della città è possibile ammirare gratuitamente e senza fare estenuanti file alcune opere del grande Caravaggio?

La capitale conserva ben 23 tele di Michelangelo Merisi, passato alla storia come Caravaggio, appunto: la maggior parte è custodita in musei e gallerie d’arte, ma ce ne sono 6 fruibili in alcuni luoghi di culto aperti al pubblico.


Che vi troviate a Roma come turisti o che siate residenti, non potete lasciarvi sfuggire l’occasione di ammirare questi immensi capolavori di uno dei pittori più geniali del nostro Paese: basta entrare in queste chiese!

Nei pressi di Piazza Navona, all’interno della chiesa di San Luigi dei Francesi, sono custodite ben tre opere di Caravaggio. Si tratta del ciclo di tre tele – datato tra il 1600 e il 1602 - dedicato a San Matteo, che impreziosisce la Cappella Contarelli: la tela centrale, disposta sopra l’altare, raffigura San Matteo e l’Angelo, mentre le due laterali rappresentano una il Martirio e l’altra la Vocazione del santo caro all’artista.

Poco tempo dopo aver lavorato nella Cappella Contarelli, Caravaggio – visti gli spettacolari risultati ottenuti - fu chiamato da Tiberio Cerasi, noto giurista dell’epoca, per abbellire la cappella di sua proprietà, ospitata nella meravigliosa basilica di Santa Maria del Popolo, che affaccia sulla celeberrima Piazza del Popolo. Caravaggio Roma Chiese

Per la Cappella Cerasi, il noto pittore realizzò due opere magnifiche, la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro: una coppia di tele che già all’epoca – e come il resto dei lavori di Caravaggio – stupì tutti per lo straordinario realismo, immerso in quel gioco di luci e ombre che solo lui era capace di ottenere.

Qualche anno dopo, Caravaggio ricevette una nuova commissione e, per volontà testamentaria del Marchese Cavalletti, devoto alla Madonna di Loreto, fu chiamato a creare la Madonna dei Pellegrini, che sarebbe stata collocata nella cappella di famiglia della chiesa di Sant’Agostino, nei pressi della centralissima Piazza Navona, dove si trova tuttora.

La tela – consegnata probabilmente nel 1606 - è straordinaria e raffigura la Vergine che, con in braccio suo figlio Gesù, appare a due pellegrini. In ginocchio davanti alla Madonna e al Bambino, Caravaggio inserisce due persone povere, sporche e mal vestite: una scelta che si rivelò fortunata, visto che l’opera riscosse grande apprezzamento all’epoca, soprattutto nella fasce più disagiate della popolazione.

Nessun commento:

Posta un commento