L'esecuzione della Sinfonia n.9, ha concluso il 'Festival Mahler'', con il quale l'Orchestra Sinfonica di Milano (già Orchestra e Coro 'Giuseppe Verdi' di Milano) ha festeggiato il suo trentennale di esistenza, ormai fulgido e tranquillo, dopo molti anni di incertezze e difficoltà.
Enrico Girardi ha recensito, sul Corriere della Sera, la sinfonia diretta da Claus Peter Flor, ma ha anche tracciato un bilancio dell'intero festival al quale hanno partecipato altre orchestre 'ospiti' dalla Scala a Santa Cecilia alla Sinfonica Rai, dando le sue pagelle.
La curiosità massima di questo suo personalissimo 'promossi & bocciati' non è tanto che in cima ai promossi ha messo l'Orchestra di Santa Cecilia ( mai in questi ultimi anni abbiamo letto un solo suo appunto nei riguardi dell'Orchestra romana, mentre numerosi ne ha scritti contro/sull'0rchestra della Scala, chissà perchè); ma che, fra i direttori, in vetta alla sua classifica, ci ha messo Marco Angius, ottimo direttore, apostolo della musica d'oggi e con tanti altri meriti ma che a Milano ha diretto l'Orchestra dell'Arena di Verona!!! Il caso, non rarissimo, di un direttore, celebrato per un concerto alla testa di una orchestra che certamente da celebrare non è. (Zurletti era maestro in questa tecnica, nel caso in cui aveva da scrivere del direttore suo fraterno amico, Gabriele Ferro).
E poi... Marco Angius non è il direttore che, solo poche settimane fa, ha diretto, per il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, di cui Girardi è direttore artistico, in seconda (in attesa di essere promosso a titolare unico) con Zurletti ( direttore artistico a vita) alcuni titoli manzoniani - nel senso di Giacomo Manzoni?
Qualche maligno potrebbe leggere la posizione di Marco Angius in vetta alla classifica dei direttori del Festival Mahler, come un 'presente' di Girardi al direttore, per ringraziarlo della sua prestazione spoletina. Ma non sarebbe che una malignità.
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