Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, luogotenente di Vladimir Putin nella regione caucasica, sarebbe stato avvelenato, secondo alcune voci rimbalzate nei media est-europei nelle ultime ore. Il giornalista kazako Azamat Maitanov lo ha rivelato sul suo canale Telegram e a riprendere la notizia è stata l'agenzia moldava Timpul. "È per questo motivo che Kadyrov era assente nel discorso di Vladimir Putin sullo stato della nazione russa", ha scritto il portale di Chisinau, in queste ultime settimane molto attento a ogni mossa proveniente dalla Russia.
Problemi renali per Kadyrov
Kadyrov, 46 anni, avrebbe "gravi problemi di salute, e molto probabilmente problemi renali", ha rivelato Ahmed Zakayev, il rappresentante dei separatisti ceceni dell'autoproclamato governo dell'Ichkeria. I problemi in questione lo avrebbero portato a sospettare un avvelenamento e a rivolgersi a un nefrologo negli Emirati Arabi Uniti temendo che a Mosca ci potessero essere dei professionisti desiderosi di non curarlo adeguatamente.
Della notizia mancano, ad ora, conferme. Ma se Kadyrov fosse stato davvero avvelenato si tratterebbe del secondo caso tra le colonne cecene che sostengono la Russia e sono protagoniste della guerra in Ucraina. Il 13 febbraio il leader ceceno ha dichiarato sul suo canale Telegram che il comandante delle forze cecene in Ucraina Apty Alaudinov è stato avvelenato con una lettera impregnata da un agente tossico. Chiaramente l'eventuale avvelenamento di Kadyrov avrebbe una portata ancora più dirompente e colpirebbe direttamente il cerchio magico di Putin.
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