Vite nel panino trovato da un bambino delle elementari, si dimette il presidente della società responsabile: «Ho pensato a te ed ai miei figli, è stato un colpo al cuore»
Vite nel panino trovato da un bambino delle elementari, si dimette il presidente della società responsabile: «Ho pensato a te ed ai miei figli, è stato un colpo al cuore»© Internet (altro)

Dopo quella vite ritrovata nel mezzo di un panino prosciutto e formaggio a scuola, destinato ad un bimbo di quinta elementare, chi ha la responsabilità della società che ha fornito il pranzo al sacco, ha preso coscienza del grande pericolo corso. E si è dimesso. Bernardo Notarangelo, presidente di Milano Ristorazione, dopo alcuni giorni di riflessione, ha lasciato la guida dell’azienda che fornisce 80 mila pasti al giorno. Ancora non si è fatta luce, però, sull'episodio, che lo scorso 15 marzo avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi per il bambino, ma Notarangelo ha preso la sua decisione.

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Lettera sincera

Il dirigente ha scritto una lettera alle famiglie milanesi in cui argomenta «ragioni in larga parte di natura personale», dietro alla sua scelta e si rivolge anche al piccolo alunno della Rinnovata Pizzigoni, che ha ritrovato il bullone, mentre mangiava il panino. «Ho due figli meravigliosi, ormai grandi, che hanno frequentato come te le scuole pubbliche di Milano e mangiato i pasti di Milano Ristorazione. Quando ho appreso del panino ho pensato a te e ho pensato a loro».

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Rassicurazione sui pasti

Ma il presidente dimissionario ci tiene a rassicurare le famiglie di migliaia di bambini. Le materie prime «sono di ottima qualità: basta leggere i nostri capitolati di appalto, pubblicati sul nostro sito, per rendersene conto. Le nostre attività di cucina sono altamente proceduralizzate, secondo elevati standard igienico-sanitari. Il nostro personale viene formato e sa bene che l'azienda sulla qualità e sul rispetto delle procedure è molto rigorosa. Il grado di cottura della carne non è lasciato alla libera interpretazione del cuoco». 

Paura per il bambino

«Dopo quattro anni di grande impegno, quella vite nel panino è stata davvero un colpo al cuore. La mia è umana stanchezza. Per questo lascio», ha scritto ancora Notarangelo in una nota e parlando di nuovo a quel bambino, protagonista, suo malgrado di una vicenda che avrebbe potuto fargli del male, promette: «Le responsabilità saranno accertate, ma quella vite nel tuo panino non doveva esserci».