Ricordare Cino. Santa Cecilia rende omaggio ad Alfonso Ghedin, grande violista, didatta e protagonista indiscusso della musica italiana del Novecento, con un concerto il 28 marzo che vedrà in scena Andrea Lucchesini, Giovanni Sollima, Sonig Tchakerian e Ivan Rabaglia insieme agli allievi dei Corsi di perfezionamento dell'Accademia Nazionale.
La serata - alle 20:30 in Sala Petrassi, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone - si aprirà con le Sette variazioni per violoncello e pianoforte WoO 46 composte da Beethoven probabilmente nel 1801 in occasione di una esecuzione viennese del Flauto magico di Mozart (Marcello Sette violoncello, Andrea Lucchesini pianoforte), il Trio n. 1 op. 8 di Šostakovič dai forti contrasti di ritmo e di umore composto nel 1924, i Fantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73 (Federico De Zan violoncello, Andrea Lucchesini pianoforte) e i Fantasiestücke op. 88 di Schumann (Marcello Branno violino, Giovanni Sollima violoncello, Lavinia Bertulli pianoforte). In programma anche il Phantasie Trio n. 1 del compositore inglese Frank Bridge (1879-1941) e lo Scherzo per violino e pianoforte dalla sonata FAE WoO 2 di Johannes Brahms (Marcello Branno violino, Andrea Lucchesini pianoforte).
"Alfonso, chiamato Cino dai musicisti suoi amici, era semplicemente un esemplare unico di gentiluomo del secolo scorso, anzi di due secoli fa - dice il presidente di Santa Cecilia Michele dall'Ongaro -. Sempre attento, presente a tutti i concerti, generoso di commenti e consigli ai giovani, dai quali è sempre stato adorato, è stato un musicista strepitoso, capace, con la sua viola, di raccontare le emozioni e l'intelligenza delle musiche che interpretava come se stesse recitando una commedia, come se le note fossero parole che per lui non avevano segreti". (ANSA).
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