La carica dei 111 ragazzi musicisti della Junior Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia al terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino: il molo E del Leonardo Da Vinci si è trasformato in un enorme Auditorium al ritmo delle note del Bolero di Maurice Ravel, di West Side Story di Leonard Bernstein, di Danze Polovesiane di Aleksandr Borodin.

La carica dei 111 ragazzi della Junior Orchestra di Santa Cecilia, incanto all'aeroporto Fiumicino
 Junior Orchestra di Santa Cecilia,  all'aeroporto di Fiumicino

Il colpo d'occhio, e d'orecchio, non è passato inosservato fra i viaggiatori in attesa di imbarcarsi.

L'ensemble era composta da 27 violini, 14 violoncelli, 9 flauti, 1 pianoforte, 8 trombe, e ancora tromboni e percussioni. Alla guida la direttrice Vanessa Benelli Mosell, artista di fama internazionale che si è esibita in prestigiose sale da concerto come la Berliner Philharmonie, la Laeiszhalle di Amburgo, l'Auditorio Nacional di Madrid, l'Auditorium du Louvre a Parigi, la Dublin National Concert Hall, il Seoul Arts Center, il Beijing National Center for the Performing Arts, la Royal Festival Hall e La Scala di Milano.

Il concerto è stato inn evento eccezionale per l'aeroporto, che ha ospitato pe rla prima volta un ensemble così ricca e completa. Il nome dell'iniziativa è "New Rhythm" e rientra nell'ambito della collaborazione tra Aeroporti di Roma e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia che prevede iniziative in Italia organizzate nel principale scalo del paese a disposizione dei passeggeri, che hanno assistito al concerto con il presidente di Mundys Giampiero Massolo e il presidente di Adr Claudio De Vincenti.