giovedì 30 marzo 2023

Rai. I 'colbacchi' temono di perdere il posto ( da Il Giornale, di Laura Rio)

 Ora che per la casella politica principale è stato trovato un accordo, a cascata si va a disegnare il puzzle della Rai dei prossimi mesi. Barbara Floridia, come da intesa tra maggioranza e opposizione, diventerà presidente della Commissione vigilanza, l'organo parlamentare di controllo sulla Tv di Stato. Floridia è del Movimento 5Stelle e lascerà la carica di capogruppo al Senato. Conseguenza: se i pentastellati si sono presi una poltrona così importante, non hanno diritto ad altri forti incarichi dirigenziali a viale Mazzini. Così Giuseppe Carboni, ex direttore Tg1 ai tempi del governo giallo-verde, in panchina da due anni, si dovrà accontentare della direzione di Rai Parlamento al posto di Antonio Preziosi che, in quota Forza Italia, potrebbe andare a dirigere il Tg2. Questo sempre che si arrivi a mettere Gianmarco Chiocci o Nicola Rao, vicini a Fdi, sullo scranno più alto del Tg1 al posto di Monica Maggioni destinata alla direzione editoriale degli approfondimenti.

Insomma la sostanza è che la nuova maggioranza, come da classico spoil system, prenderà in mano le chiavi strategiche della televisione pubblica. E lo comincerà a fare da fine aprile quando l'ad Carlo Fuortes uscirà da viale Mazzini in direzione Scala di Milano, sempreché il sindaco del capoluogo lombardo Sala non faccia le barricate per difendere l'attuale sovrintendente Meyer. Al posto di Fuortes la coppia Roberto Sergio ad e Giampaolo Rossi dg.

A Roma, tra i «piccoli Stalin che girano col Colbacco» (definizione del ministro Sangiuliano a Che tempo che fa), a rischiare sono Fazio, Lucia Annunziata e Marco Damilano. Fazio ha il contratto in scadenza a giugno e Salvini lo considera il simbolo degli sprechi Rai per il suo lauto stipendio. Il presentatore sta già pensando di volare a Discovery. Per i due giornalisti si vedrà il destino perché non si può far piazza pulita della sinistra. Tanto per dire, il Tg3 potrebbe restare nelle mani del sempreverde Mario Orfeo. Poi, tra i presentatori per nulla stalinisti, si possono mettere in conto il ritorno di Massimo Giletti (forse l'unico che potrebbe riuscire a fare un talk su Raidue) e un ruolo importante per Pino Insegno (forse il game L'eredità).


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