Alla fine di febbraio la variante inglese avrà raggiunto il cinquanta per cento in Italia, cioè sarà presente in un nuovo contagiato su due e nel mese di marzo, ha dichiarato l'epidemiologo Alessandro Vespignani in un'intervista a Repubblica. "Arriverà a essere prevalente, grazie alla maggiore capacità di infettare", ha spiegato,
"Sars-Cov-2 e la variante inglese diventeranno tutt'uno. Per i ceppi del passato ci sarà sempre meno spazio".
"L'aumento della prevalenza non si può fermare, è solo questione di tempo. Essendo più contagioso il ceppo inglese tenderà a soppiantare gli altri" ha sottolineato l'epidemiologo che invita alla cautela aperture e a tenere costantemente sotto controllo l'Rt. "Il ceppo britannico ci renderà la vita più dura e le misure tradizionali potrebbero non bastare", ha osservato.
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