Venezuelana, 24 anni, studentessa di diritto e musica in patria - la martoriata Venezuela che in Italia viene descritta come un paradiso coltivato da Maduro, da quelli del Fatto Quotidiano - nasce e cresce nel famoso Sistema (fondato molti decenni fa dall'italo-venezuelano Abreu, ma del quale, ora, non sappiamo come se la passi), che già ha prodotto frutti meravigliosi come Dudamel e Matheuz, esportati anche in Italia.
Lei giovanissima dirige alcune orchestre di giovani e cori in patria, poi viene a saper di un concorso che si tiene in Francia, organizzato dalla direttrice d'orchestra Claire Gibault, che anche in Italia ha avuto trascorsi professionali. Il concorso si intitola 'LA MAESTRA' ed è rivolto solo a direttrici d'orchestra che come si sa ancora faticano ad emergere ed affermarsi, salvo Beatrice Venezi, che certamente predica bene e bene si presenta sul pulpito, ma poi quanto razzoli altrettanto bene non sappiamo. Per noi, ammesso che interessi a qualcuno, no!
Il concorso intende non solo scovare i talenti femminili della direzione d'orchestra, ma si propone anche di accompagnarli, quelli più meritevoli, nell'avvio e sviluppo della carriera, che rappresenta uno dei più frequenti scogli sulla loro strada.
Al concorso si presenta anche lei, venezuelana e giovanissima, che non vince uno dei tre premi in palio, ma impressiona a tal punto la giuria e la Gibault più di tutti, che le offrono una borsa di studio per restare in Francia a studiare ed a muovere i primi passi nella direzione di orchestre più professionistiche, rispetto a quelle che per lo più aveva diretto in patria.
Ora il futuro è nelle sue mani, sta a Lei dimostrare ai suoi sponsor che quella fiducia se le è meritata tutta e che la sua vita futura sarà quella di una direttrice d'orchestra.
La notizia che poi si tratti di una direttrice 'nera' - la prima in Francia. Doveva accadere un giorno o l'altro - ci sembra assolutamente priva di importanza ed interesse.
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