Le linee guida decise dal governo indiano per la fruizione dello spazio digitale sono state rese note oggi dai ministri Ravi Shankar Prasad e Prakash Javadekar. Secondo la bozza diffusa, i social network, come Facebook, Instagram e Twitter dovranno designare un dirigente, residente nel paese, che sarà il responsabile della gestione delle critiche in merito all'uso di linguaggio offensivo, comportamenti non accettabili, e contenuti provocatori, e dovrà prendere "i necessari provvedimenti" entro 15 giorni. Le nuove regole impongono ai social di rivelare l'identità degli utenti che per primi lanceranno contenuti controversi o fake news, mentre le piattaforme di streaming come Netflix e Amazon Prime, (chiamate in India OTT, over-the- top), dovranno classificare i loro contenuti secondo cinque categorie, corrispondenti a diverse fasce d'età del pubblico. "L'India è felice di permettere ai social media di guadagnare attraverso piattaforme che consentono ai cittadini di esprimersi. Il governo dà il benvenuto anche alle critiche sui social da parte degli indiani. Tuttavia, alcuni criminali e terroristi stanno abusando dei social per creare disarmonia, violenza e caos: costoro devono essere tenuti sotto controllo", ha motivato il Ministro per le tecnologie elettroniche, Ravi Shankar Prasad. Le linee guida sono state accolte dalla rete con molte perplessità, tra forti timori di censura e di bavaglio alla libera opinione.
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