lunedì 22 febbraio 2021

Salvaguardiamo la grande tradizione delle bande musicali in Italia ( da Quotidiano.net, di Michele Manzotti)

Un settore vitale "fatto di vere conoscenze e competenze che si sta, pian piano, sgretolando, sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, senza che nessun politico, nessun partito se ne sia fatto, finora, carico, proponendo possibili e concrete soluzioni per riaprire, ricreare e riappropriarsi delle ricchezze culturali e sociali, base della nostra comunità e dell'identità nazionale italiana". E' una frase del'appello accorato lanciato dal presidente dell'Anbima Giampaolo Lazzeri. All'associazione aderiscono circa 1500 formazioni musicali e di majorettes in tutta Italia. Eredi di una tradizione che specialmente nelle piccole realtà, permette la pratica musicale di tanti giovani, ma che spesso sono luoghi di aggregazione sociale oltre che culturale. "Ribadisco fortemente - spiega Lazzeri, originario di Pontedera - che l'attività formativa e quella musicale svolte dai nostri associati tutti non sono superflue, (come hanno affermato certi politici, ahimè, ignoranti) ma sono entrambe dei diritti dei cittadini italiani sanciti dalla nostra Costituzione. Diritti che ci permettono di evitare quell'imbarbarimento, quell'impoverimento, quella decadenza civile, prima ancora che culturale, che, spesso è sfociata in incultura, intolleranza, mancanza di sensibilità".

 Anche un direttore d'orchestra di fama internazionale come Riccardo Muti si era espresso a favore delle formazioni bandistiche, grazie al loro ruolo di portavoce di identità nazionale. Ricordiamo che quando non esistevano i mezzi di comunicazione di massa. la banda fungeva da veicolo di conoscenza musicale (interi brani di opere erano trascritte per banda, proprio per far conoscere il repertorio nei paesi senza teatro lirico). "Non è un passatempo inutile - ribadisce Lazzeri -, non siamo coloro “che tanto ci fanno divertire”, ma siamo un alimento prezioso del corpo e dello spirito; senza cultura ci si abbrutisce. Da un anno a questa parte non abbiamo mai avuto personalità politiche dell'ambito culturale capaci di sanare questi grossi problemi; nessuno ha mai dato voce a questo settore che ha una fetta preponderante del Pil nazionale, nessuno ha mai indicato una data certa per la ripartenza, nessuno mai si è preoccupato di ascoltarci, di sedersi ad un tavolo comune per trovare possibili linee guida di rilancio".

Il presidente sottolinea le tante manifestazioni regionali, nazionali e internazionali nelle quali Anbima è coinvolta, dai concorsi per bande giovanili, a quelli per formazioni bandistiche e per majorettes, a quelle per direttori d'orchestra per fiati, a quelli per compositori, alle masterclass, alle settimane di formazione, alle pubblicazioni di settore. Un volano, come quello di tutto il movimento culturale, che può rendere grande e unica la nostra nazione. 

Nessun commento:

Posta un commento