Da quando si è smarcato da Virginia Raggi, la cui stella vedeva 'cadente', ma non ipotizzando che la sua sarebbe certamente stata ancor più cadente di quella della sindaca, una volta disceso dal Campidoglio, di Luca Bergamo, vicesindaco ed Assessore alla '(ri)crescita culturale', si sono perse le tracce.
Contava l'ex vicesindaco che una volta separato il suo destino da quello della sindaca, il ministro Franceschini, d'accordo con il Ministero degli Esteri, lo avrebbe spedito a Parigi a dirigere il locale 'Istituto di cultura italiano'- incarico ambitissimo che ha già fatto la fortuna di altri, come Giorgio Ferrara. Ma lui aveva alle spalle Gulianone, e Bergamo no. Lui aveva apertamente chiesto Parigi.
Il trasferimento parigino è definitivamente tramontato, almeno in questa tornata - alla prossima non sappiamo - perchè Franceschini gli ha preferito un ferrarese come lui, che conosce bene e che ora gli toglie qualunque pensiero dalla testa, perchè lui ha un solo chiodo fisso: salire al Quirinale.
Bergamo, in questi anni, ha sempre assecondato la sindaca, e quando ha pensato di poter fare da sè, sentendosi ormai autonomo ed adulto, ha combinato qualche pasticcio, dal Concertone del 31 dicembre, che un anno era inutile, e il seguente necessario; all'Estate romana che è diventata ROMARAMA, una perfetta idiozia che ha tentato di spiegare come un qualunque strampalato inventore senza trovare accoglienza ecc...
Comunque se qualcuno ha sue notizie, ce ne faccia partecipe, perchè al momento noi siamo sinceramente preoccupati per il suo futuro.
Ultimissime
Uan notizia ce l'hanno offerto ieri i giornali: Bergamo lavora nel silenzio alla creazione di un gruppo di sinistra in vista delle prossime elezioni per il Campidoglio.
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