Con una lettera aperta Assolirica stigmatizza il comportamento del sovrintendente del San CarloStephane Lissner «che, sin dal suo insediamento, ha cancellato gli impegni di tanti artisti senza prevedere contratti sostitutivi a compensazione o indennizzi adeguati. È una pratica che non dovrebbe essere più seguita - si legge nel comunicato firmato dal presidente dell'associazione che riunisce i liberi professionisti della lirica, Giovanni Gianluca Floris - soprattutto in questo momento di enorme crisi per noi artisti della lirica, che avremmo invece bisogno di tutto il sostegno da parte anche delle nostre Opera House».
Nei giorni scorsi il maestro Riccardo Muti in una intervista al Corriere della Sera si era dichiarato offeso per la cancellazione di tre impegni fissati con il Massimo napoletano. «La scelta di annullare i tanti appuntamenti della passata stagione e di quella in corso, comprese le ospitalità alle orchestre straniere, è stata molto dolorosa ma dettata unicamente dal rigore che lo specifico momento richiede e in linea con le direttive anti-Covid» aveva spiegato Lissner con una nota ufficiale, ribadendo poi che le porte del teatro restano sempre spalancate per Muti.
«Assolirica apprende con soddisfazione la marcia indietro del sovrintendente - si legge nella lettera aperta - Peccato che le stesse parole di rispetto e deferenza il dottor Lissner non le abbia mai pronunciate verso i tanti artisti lirici che dal suo arrivo a Napoli si sono visti cancellati titoli per i quali erano stati già contattati dalla Fondazione e dal precedente sovrintendente. Ricordo a tal proposito che noi artisti gli impegni li prendiamo con la persona giuridica Fondazione e non personalmente con questo o quel sovrintendente», scrive Floris.
Nessun commento:
Posta un commento