Quanto a generosià e sensibilità l'Italia è superiore a qualunque altra nazione e non v'è chi non lo riconosca.
Al punto che tali strordinarie virtù: generosità e sensibilità, non sa trattenersi dal riversarle per tracimazione incontrollabile, anche su personaggi di carta. A cominciare dal ricomposto, nella realtà virtuale televisiva, del complesso de 'I ricchi e poveri', e dall' indimenticata 'brunetta' che, anche quand'era attiva in carne ed ossa, non c'era nessuno che non ne rimanesse affascinato.
Sensibilità e generosità che non si esauriscono e non si fermano a 'I Ricchi e Poveri', e alla mitica 'brunetta'. Ma includono anche i'Don Matteo' e la 'Maria' De Filippi, ieri materializzati dall' irresistibile Fiorello, e da lui addirittura portati sugli altari e proposti alla nazionale venerazione.
Va da sè che sensibilità, generosità e cuore 'grande così' non risparmiano anche personaggi in carne ed ossa, anche se non si ritengono meritevoli godere del 'tutti in piedi' e degli 'applausi' degli altri, al Teatro Ariston.
Forse considerando immeritati tali applausi, non hanno voluto presentarsi a Sanremo, benchè invitate, quelle ricercatrici che allo Spallanzani, nel chiuso del laboratorio, hanno identificato il virus della pandemia che sta mettendo paura al mondo intero; mentre nel chiuso di un teatro e nelle famiglie raccolte a milioni davanti alla tv si applaude anche agli eroi di carta che il piccolo schermo fa sfilare a centinaia mischiati a signorine di bella presenza?
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