sabato 22 febbraio 2020

Anche in Italia le prime cittadine CHIUSE per prevenire la diffusione della peste cinese.Si tratta di qualche decina di MIGLIAIA di abitanti. In Cina hanno isolato alcune decine di MILIONI di abitanti ( AGI)

Alle tre del pomeriggio, la cittadina di Codogno, comune del Lodigiano noto per la sua prosperità economica e la mela cotogna, ha chiuso per coronavirus. Il sindaco, Francesco Passerini, ha ordinato di chiudere bar, ristoranti, scuole e uffici pubblici per "tutelare la pubblica incolumità" nel timore che si diffonda il male che ha colpito M.Y.M, 38 anni, prossimo padre, sportivo, ora in un letto del piccolo ospedale civico.

Fino a data da definire, i 16 mila residenti abiteranno una Codogno a insegne spente, dove anche l'ipermercato, oltre alle botteghe, e perfino le filiali delle banche recano la dicitura "chiuso a scopo precauzionale". Nemmeno potranno sottoporsi a visite o esami perché l'ospedale le ha sospese a tempo indeterminato e l'invito è a recarsi a Lodi per urgenze. "Dovevo operarmi lunedì all'addome, nulla di grave, ma è da tanto che aspetto", si lamenta una signora.

Problemi pratici, che anche i commercianti accettano per lo più di buon grado ("Se è per la salute, va bene questo e altro"). Nulla di fronte alla preoccupazione di essere venuti a contatto col virus. "È incredibile: ora la Cina, che guardavamo in tv, siamo noi", sintetizza il titolare di un panificio su via Roma...

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