lunedì 24 febbraio 2020

L'OPERA. Se ne discute al Parlamento europeo. Tutti la vogliono nessuno la finanzia ( da GDM, di Alma Torretta)

A parole tutti riconoscono l’Opera come parte del patrimonio culturale europeo, una delle nostre radici comuni identitarie su cui fondare lo sviluppo dell’Unione, ma i fondi per supportarne la sua conoscenza e diffusione rischiano in queste ore di essere ridotti, invece che aumentati come voleva il Parlamento europeo. 

La proposta del Consiglio europeo relativo al Bilancio 2021-2027 taglia infatti il programma Europa Creativa del 53% rispetto alla richiesta del Parlamento che ne voleva invece raddoppiare la dotazione portandola a 2,8 mld di euro. ‘Non possiamo lodare la cultura e poi tagliarne i fondi’ ha sottolineato con forza infatti l’europarlamentare Massimiliano Smeriglio, relatore del programma Europa Creativa. 

L’occasione, la conferenza promossa al Parlamento Europeo dal progetto EuropaInCanto che dopo il successo ottenuto in Italia, dal 2012 coinvolte circa 250.000 persone, proprio grazie al cofinanziamento del programma Europa Creativa, ha esteso il suo metodo didattico per promuovere la conoscenza dell’Opera nelle scuole di altri cinque Paesi europei avendo come partner il Theatre of Leipzig per la Germania, l’Orquesta Reino de Aragón per la Spagna, il Theatre of Split per la Croazia, Gjenerata e re – New Generation –per l’Albania, l’Association Européenne des Conservatoires e l’Académies de Musique et Musikhochschulen per il Belgio. 

Il metodo, hanno spiegato Nunzia Nigro e Germano Neri, rispettivamente general manager e direttore artistico di EuropaInCanto Italy, si prefigge di far amare e vivere da protagonisti l’opera ai bambini, secondo il principio dell’ imparare facendo e divertendosi, coinvolgendoli nel canto corale di alcuni brani celebri anche grazie ad una app gratuita che consente di esercitarsi anche a casa, con il supporto di un libro che presenta il libretto come una favole, narra la vita del compositore ed ha anche alla fine dei cartamodelli per realizzare, coinvolgendo le famiglie, qualche elemento di costume con cui poi esibirsi. Formati all’Opera appositamente anche i docenti di tutte le discipline, non sono di musica, delle scuole coinvolte. 
E un centinaio di bambini partecipanti al progetto, che quest’anno ha scelto la Turandot di Puccini come opera su cui lavorare in classe e con la famiglia, si è esibito in ‘Nessun Dorma’ nell’Esplanade Solidarnosc del Parlamento europeo al termine della conferenza... 

 Molto applaudito in particolare l’intervento di Mariya Gabriel, commissario europeo all’Innovazione, Ricerca, Cultura, Educazione e Giovani che ha rimarcato come ‘Opera’ sia una parola che veramente unisce tutti gli Europei, profondamente radicata nella nostra cultura comune ed associata all’eccellenza europea, “siamo bravi in dichiarazioni strategiche – ha concluso – ma ci vogliono realizzazioni concrete e senza budget non possiamo fare nulla”.
 La parola adesso al Consiglio europeo.

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