Ha colpito, e non solo noi, il silenzio che la stessa Rai sembra essersi imposto sull'intervento davvero 'straordinario' - anche per lo share - di Roberto Benigni a Sanremo dove, sfidando immaginabili diffidenze e timori Rai, ha parlato e letto uno dei libri della Bibbia dove più alta è la poesia che canta l'amore e la bellezza dei corpi degli amanti.
Parliamo ovviamente del Cantico dei Cantici che Benigni ha introdotto a lungo, sottolineando anche che quanto stava per leggere, anzi cantare - come lui ha detto, trattandosi della 'canzone più bella del mondo'- aveva avuto in certo modo l'imprimatur di qualche noto esponente della Chiesa ed il via libera, per la traduzione - che sarebbe poi ciò che maggiormente ha scandalizzato alcuni incalliti tradizionalisti sessuofobi - da altrettanto noti ed esperti studiosi.
Qualcuno ha detto che Benigni, forse fondandosi erroneamente su qualche espressione dell'attore toscanaccio, che la traduzione offerta a Sanremo era quella di un Cantico dei Cantici nella versione precedente quella entrata nel 'canone' dei libri sacri, per la quale il testo originari avrebbe pagato lo scotto dell'edulcorazione e dell'attutimento da parte di una Chiesa che nei secoli ha guardato al corpo, alla sua bellezza ed al piacere di cui è alla ricerca sempre, come a qualcosa di peccaminoso e che, ancora adesso, considera tale, seppure con notevole attenuazione.
Qualche esegeta e studioso della Bibbia ma 'a tempo perso', come Corrado Augias, rispondendo ad un lettore che gli scriveva di benigni nella rubrica delle lettere del quotidiano La Repubblica, per dimostrare che lui anche in fatto di libri sacri ne sapeva una più del diavolo, ha detto che ciò che si legge (e che Benigini ha letto) del Cantico di Sanremo, è nulla in confronto ad altri passi biblici che sarebbero secondo la sua acuta esegesi 'da codice penale' - ha scritto letteralmente, riferendosi il caso di Davide e Betsabea.
Chi ha qualche dimestichezza 'professionale', o quasi, con l'esegesi biblica, sa bene quali infiniti problemi ponga la corretta lettura dei testi, i quali sono giunti a noi nella cosiddetta 'Vulgata'- la traduzione in latino di San Girolamo che ha rappresentato oltre che una traduzione, un 'intervento d'autore', sui testi, certamente non esente da certe idee che nella Chiesa, alla luce del sole o serpeggianti nel buio, sono sempre esistite.
Tanto per fare un esempio notissimo, come giudicare quanto si legge in san Paolo che a chi 'brucia', consiglia di sposarsi, per spegnere l'incendio passionale? Contro questa visione sessuofobica anche la Chiesa è intervenuta nell'ultimo Concilio, quasi benedicendo il 'sesso' mezzo di procreazione ma anche strumento che alimentare l'amore dei coniugi.
Tornando alla Rai, perchè nei numerosissimi interventi in video, i vertici, che hanno osannato i risultati raggiunti ed il lavoro di squadra sanremese, non hanno mai fatto cenno a Benigni, premiato dai dati di ascolto e dall' esame della curva dello share?
Non possono dire che temevano le gerarchie ecclesiastiche, che sulle scelte Rai sono sempre state tenute al corrente ed hanno spessissimo dato la loro benedizione ( ricordiamo il caso di Roberta Lei, direttore generale che ebbe il via libera del Card. Bertone, quello dell'attico vaticano prima di insediarsi ufficialmente); perchè il card. Ravasi che certamente conta di più oggi ed ha maggiore competenza del confratello Bertone in materia biblica è stato tenuto al corrente della lettura del Cantico e del testo - come ha detto lo stesso Benigni non è stato smentito.
Hanno temuto forse l'ira dei tradizionalisti anche cattolici, la stessa ira che mostrano di non temere quando a Sanremo ed ogni giorno in tv, si vedono e vendono corpi palestrati e tonici più nudi che sulle spiagge, e si parla di farfalline' che 'si vedono e non si vedono', senza che nessuno si scandalizzi, che anzi godono dei sempre ricorrenti 'doppi sensi' volgarucci ed insopportabili?
O l'hanno fatto più semplicemente per evitare di dover parlare del compenso di Benigni, sul quale si è alzato un polverone indecente, mentre altrettanto non si denunciano i compensi scandalosi di certe star del video, comprese quelle che da qualche stagione sono senza lavoro e percepiscono compensi, in base a precedenti contratti, per non far nulla, e che quei compensi, altissimi, venivano loro accordai per parlare di gnocchi con sugo o di coda alla vaccinara? Ben altra cosa dal Cantico dei Cantici e dal compenso per Benigni.
Nessun commento:
Posta un commento