Giletti non interrompe mai il Nero che approfitta dell'arena de La7 per il suo comizio populista: " chiedo a tutti dello studio un applauso per medici e infermieri che stanno lavorando intensamente, e che, per proteggere la nostra salute non vanno da mogli e figli e casa...".
Ma non gli chiede come mai in Veneto - uno dei focolai dell'infezione, il ras della Sanità , Mantoan, ed il governatore leghista quasi un mese fa rifiutarono di autorizzare la richiesta di effettuare tamponi sulla popolazione rientrata dalla Cina.
E mentre sta per terminare il comizio, Giletti annuncia che un treno delle nostre ferrovie diretto in Austria è stato fermato per due sospetti casi, e, purtroppo, un medico dermatologo di un ospedale milanese è risultato positivo. dunque esiste un caso anche nel capoluogo.
E che ci fosse questo timore, più che concreto, lo si è capito anche guardando la trasmissione di Fazio, Rai 2, il cui studio era vuoto del solito pubblico. Anche la Rai dunque prende le prime misure per contenere la diffusione e l'infettazione della popolazione.
Curioso, infine che Salvini, questa sera il comizio l'ha fatto dalla Liguria, dove - per fortuna dei genovesi - il ponte dopo la tragedia di due estati fa, viene costruito a tempo di record.
Il comizio, Salvini il 'combattente' 'Nero', avrebbe dovuto farlo dai Comuni del Lodigiano o dal Veneto o dal Piemonte dei suoi Governatori, per spiegarci da lì la situazione, non da Genova dove è andato a prendersi i meriti - che non ha per nessuna ragione - per l'avanzamento dei lavori della costruzione del nuovo ponte, ex Morandi.
Ma se Salvini fa i propri interessi, Giletti non svolge come dovrebbe il suo compito di informatore. Perchè a Salvini ed ai suoi Governatori dovrebbe chiedere dell'emergenza, quanto meno consigliare loro di non scaricare la responsabilità della diffusione del virus nel nostro paese solo sul Governo.
Nella foga, il giornalista che 'va sempre fino in fondo e che ha molta pubblicità - e chi è? Giletti ovvio - ha sfruttato il povero Capuozzo, un tempo cronista d'assalto, in un teatrino senza conoscere la parte.
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